Nel canonico teatro di Wembley, l'Inghilterra punta ad un'altra vittoria che avvicinerebbe i Tre Leoni all'aritmetica qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. A Londra arriva un'Ungheria di fatto fuori dai giochi.
Smaltita la delusione dopo il KO ai calci di rigore in finale contro l'Italia agli Europei, l'Inghilterra ha ripreso il suo cammino di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 con tre vittorie ed un pareggio: il primo successo è arrivato contro l'Ungheria 4-0 a Budapest, poi un 4-0 all'Andorra e un pareggio in Polonia per 1-1, prima di un'altra goleada rifilata sabato sera ad Andorra (5-0) che valgono il primo posto nel Gruppo I con 19 punti, a +4 sull'Albania, a +5 sulla Polonia e a +9 sull'Ungheria, prossima avversaria dei Tre Leoni in quel di Wembley. In caso di vittoria, i ragazzi di Southgate si avvicinerebbero alla qualificazione aritmetica, che dovrebbe arrivare, mal che vada, a novembre con altri due impegni, in casa contro l'Albania prima di finire con la trasferta a San Marino. Kane e compagni però non intendono sottovalutare l'impegno con l'Ungheria, per evitare di complicarsi la vita.
Gli ungheresi, dal canto loro, hanno sfiorato l'impresa agli Europei: inseriti in un girone di ferro con Francia, Germania e Portogallo, la squadra allenata da Marco Rossi ha concluso sì al quarto posto con 2 punti ma fino a 5' dalla fine dell'ultima partita erano lì lì per qualificarsi agli ottavi, prima di subire il pareggio dalla Germania (gol di Goretzka all'85') che ha spento i sogni di gloria dei biancorossoverdi. Il risveglio è stato un po' traumatico perché, dopo l'ottima campagna di Euro 2020, gli ungheresi hanno collezionato tre sconfitte e una sola vittoria (sofferta, per 2-1, contro Andorra) nelle qualificazioni ai Mondiali. Dopo il pesante tonfo contro l'Inghilterra di inizio settembre (4-0 in casa), hanno fatto seguito altri due dischi rossi contro l'Albania. Un rendimento negativo che ha cancellato il buon inizio (2 vittorie e un pareggio nelle prime tre giornate) e reso praticamente impossibile sperare anche negli spareggi: l'Ungheria è infatti quarta a 10 punti e, per ambire al secondo posto, deve recuperare 4 punti alla Polonia e 5 all'Albania in tre giornate. Serve qualcosa più di un'impresa e il trend negativo di Szoboszlai e compagni non induce all'ottimismo.
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