Zarco-Morbidelli, alla fine è andata bene. Ma ora c'è il dubbio sulla sicurezza

Pubblicato il 17 agosto 2020 alle 13:15:42
Categoria: Notizie Motori
Autore: Matteo Pifferi

La vittoria di Andrea Dovizioso è quasi passata in secondo piano per l'incidente capitato al giro 8 del Gran Premio di MotoGP in Austria. Per fortuna, però, non ci sono state gravi conseguenze per i piloti coinvolti, un mezzo miracolo vista la dinamica

Chapeau ad Andrea Dovizioso che è tornato alla vittoria dopo grandi difficoltà nelle prime gare del Mondiale ma l'appuntamento di Spielberg, in Austria, è stato caratterizzato dalla paura subentrata al giro 8 della gara di MotoGP in seguito alla collisione tra Zarco e Morbidelli con le due moto che, con una carambola, hanno anche sfiorato di impattare le Yamaha di Maverick Vinales e Valentino Rossi, quest'ultimo schivato per un soffio e colpito da qualche minimo detrito.

La dinamica dell'incidente è piuttosto chiara ed evidente anche grazie all'ausilio delle immagini: Morbidelli era in traiettoria ma Zarco, nel tentativo di compiere il sorpasso all'interno, taglia la strada all'italiano prima di frenare in maniera anticipata quando sul rettilineo si sfiorano i 300 km/h. Morbidelli non ha potuto evitare l'impatto, andando a cozzare con la KTM del team Avintia. La carambola, poi, ha fatto roteare la moto di Zarco che si è inserita in maniera incredibile nella curva successiva, andando a sfiorare sia Vinales che Rossi, mentre quella di Morbidelli ha impattato contro le barriere prima di finire anch'essa in pista. Per fortuna non ci sono state grandi conseguenze perché Zarco si è subito rialzato, Valentino Rossi e Vinales hanno corso uno spavento mentre è andata peggio a Morbidelli, sottoposto a delle Tac di controllo ma comunque in grado di uscire dal centro medico sulle proprie gambe. Il post-gara, però, è stato movimentato per le parole di Morbidelli e Rossi contro Zarco. Riprendere è stata dura, ma Zarco è recidivo: è andato appositamente a frenare davanti a Morbidelli. Ho avuto tanta paura, sono scosso e riprendere è stata dura. Ho corso il rischio più grosso della mia carriera, il santo dei motociclisti ha fatto un grande lavoro, è stata una cosa molto pericolosa, si sta perdendo il rispetto degli avversari: in pista devi essere aggressivo, ma Zarco non è nuovo a queste cose. ha cercato di danneggiare Morbidelli, ora facciano qualcosa di serio a Zarco", commenta Rossi a cui fa eco anche Morbidelli che usa parole forti: "E' un mezzo assassino". Dal canto suo, il francese si difende e prova a spiegare la propria posizione: "Avevo più motore di lui, ne ho approfittato per passare nel rettilineo e l'ho passato a sinistra. Quando ho frenato ho faticato a tenere la linea e lui è stato sorpreso, ci siamo toccati e siamo volati. Non sono un assassino".

Per fortuna, però, San Colombano, il santo dei motociclisti, ha aleggiato sul circuito di Spielberg perché anche in Moto2 c'è stato un incidente pauroso ma per fortuna senza conseguenze: Syahrin ha impattato contro la moto di Bastianini caduto poco prima ed è volato in aria ma grazie all'airbag se l'è cavata con qualche contusione ma si escludono fratture. Insomma, alla fine è andata bene anche se in molti attaccano gli organizzatori soprattutto per l'incidente in MotoGP dato che negli anni passati anche Casey Stoner aveva puntato il dito sulla mancanza di protezioni adeguate lungo i rettilinei dove le MotoGP viaggiano oltre i 300 km/h ma anche le categorie minori sono a tutta.