Due città divise da 71 km stradali, da una rivalità sportiva accesa ma sana e leale. Lo hanno dimostrato in campo scendendo con il lutto al braccio, per dare un messaggio di vicinanza alle famiglie delle vittime del naufragio di Cutro. Ma non solo.Il Catanzaro ha indossato anche una maglia speciale e il Crotone ha deciso di devolvere parte dell’incasso. Due gesti simbolici ma significativi di come il calcio può unire due squadre rivali che stanno lottando per salire in Serie B. Il derby calabrese mai come quest’anno è stato decisivo e determinante per incoronare la regina del girone C. Statisticamente il Catanzaro è avanti nelle vittorie contro il Crotone, ma dal 1946 non riesce a vincere allo Scida. L’incontro del 13 marzo sarà ricordato come un punto può avere il significato di una vittoria. Un pareggio che di fatto spalanca le porte al ritorno in serie B delle aquile. Quest’anno hanno volato alto. Stanno meritando di vincere il campionato a suon di record. Una sola sconfitta nella città dei Papi di Viterbo che rimane l’unica fumata nera della stagione. Un Ceravolo che è diventato non solo gremito, ma impenetrabile che su 16 partite sono arrivate altrettante vittorie. Mister Menichini sta compiendo un vero capolavoro, un impresa che rimarrà impressa nella mente di ogni tifoso e tifosa. Non ci rimane che fare il countdown, dei giorni che rimangono alla promozione. Dopo il pareggio maturato dalle reti di Mogos per i pitagorici e Verna per il Catanzaro il distacco rimane immutato:14 punti a 7 giornate dalla fine è decisamente troppo.
A cura di Marco Foianesi
