L'11 luglio 1982, allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, l'Italia si laurea Campione del Mondo per la terza volta. Gli azzurri allenati da Enzo Bearzot, dopo una prima fase per niente brillante, avevano a sorpresa, ed esaltando sempre più via via, superato l'Argentina, il Brasile e la Polonia: in finale a cadere è la Germania con il punteggio di 3-1. La partita sembra mettersi subito in discesa per gli uomini di Bearzot, con un calcio di rigore decretato per un fallo su Bruno Conti, ma Antonio Cabrini tira fuori al 7', gelando la panchina azzurra e il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, presente in tribuna. Al 57' l'Italia passa in vantaggio con Paolo Rossi, il capocannoniere del torneo, che insacca su un bel cross dalla destra. La Germania accusa il colpo e Marco Tardelli al 68' raddoppia con un tiro su cui il portiere Schumacher non può nulla, e libera quell'urlo di gioia ed emozione che diventerà leggendario. Il 3-0 arriva con Alessandro 'Spillo' Altobelli, entrato nel 1° tempo al posto di Francesco Graziani, che mette in cassaforte la Coppa del Mondo. Il gol nel finale di Breitner salva l'onore tedesco, ma l'Italia diventa Campione del Mondo per la terza volta dopo i successi nel 1934 e nel 1938.
