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"Passo molto tempo in ritiro con la mia squadra e mi mancano tante altre cose: voglio essere un buon padre di famiglia trascorrendo più tempo con i miei figli". Parla Zlatan Ibrahimovic che, sulle sulle pagine del Guardian, pensa al ritiro in un futuro non così lontano. "Sono impaziente - aggiunge il bomber del Psg -. Mio figlio maggiore ha 8 anni, l'altro ne ha 6, ma è come se non avessi vissuto tutti i giorni della loro vita".
Appendere le scarpette al chiodo però non è semplice, specie per chi ha il calcio nel sangue. "Nonostante all'inizio della mia carriera nessuno credesse in me, posso dire di aver realizzato i miei sogni di ragazzo, oggi sono dove volevo - afferma Ibra, che paragona poi i principali campionati europei -. La Serie A è il torneo più difficile per un attaccante, la cosa più importante lì è non prendere gol. In Spagna e Francia è diverso. Mourinho? E' il miglior tecnico con cui abbia lavorato", conclude senza esitazione lo svedese.