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Ha il regolare porto d'armi ma avrebbe dovuto denunciarne lo spostamento. Per questo è finito nei guai Vincenzo Iaquinta, iscritto nel registro degli indagati per detenzione abusiva di armi dopo che due sue pistole sono state trovate dai carabinieri durante una perquisizione a Reggio Emilia nella casa del padre, Giuseppe, coinvolto nella maxi operazione anti n'drangheta e a cui era stato fatto divieto di detenere armi nella propria abitazione.
Nuvole nere all'orizzonte per la famiglia Iaquinta, dunque. Giuseppe, titolare di un'azienda edile a Reggiolo, è stato fermato la scorsa settimana nell'ambito dell'operazione messa a segno della Dda di Bologna contro un'organizzazione che operava da anni nel reggiano. Adesso anche Vincenzo, ex attaccante della Juventus e campione del mondo nel 2006, dovrà rispondere agli inquirenti che hanno già provveduto a perquisire anche la sua abitazione.