Non solo nell’atmosfera, ma anche a livello di scosse telluriche questa estate 2015 è davvero bollente per l’hockey su ghiaccio italiano. Dopo le auto-retrocessioni di Caldaro e Milano, comunicate nello scorso giugno, l’inizio di luglio ha visto le defezioni delle altre due compagini della Bassa Atesina che avevano preso parte alla scorsa Serie A, cioè Appiano ed Egna, che per motivi finanziari hanno reputato la Serie B come il campionato “giusto”, salutando e ringraziando la massima serie per auto-retrocedersi.
Sono state ufficializzate nella giornata di lunedì 20 luglio dunque le 8 “reduci” che si daranno battaglia nella Serie A 2015/16, il cui inizio è come sempre previsto per il prossimo mese di settembre inoltrato: si tratta della piemontese Valpellice, delle venete Asiago (Campione d’Italia in carica) e Cortina, della trentina Fassa, e delle altoatesine Renon, Val Pusteria, Vipiteno e Val Gardena. Quest’ultima formazione ha rischiato di non essere al via per i soliti motivi finanziari, ma alla fine la squadra ladina ha trovato le risorse per allestire un roster competitivo. Nei prossimi giorni verranno diffusi i calendari, e stando alle prime anticipazioni la Serie A 2015/16 vivrà su un triplo girone di andata e ritorno, con le prime sei classificate che prenderanno parte ai playoff con una formula ancora da definire.
Abbassando l’obiettivo invece è grande ressa in Serie B, dove dalle 12 squadre dello scorso anno si passa alle 17 che potrebbero (qui ancora ci sono dei dubbi su qualche squadra) prendere parte al campionato cadetto con una formula ancora tutta da definire. Insomma, continuano i tanti problemi del movimento hockeystico italiano, che non riesce davvero a trovare un briciolo di continuità ma deve vivere su continue rivoluzioni, spesso per colpa di dirigenti non proprio illuminati. In ultimo, chiudiamo parlando del Bolzano, che anche l’anno prossimo sarà al via del prestigioso Campionato transfrontaliero EBEL, di matrice principalmente austriaca. I biancorossi continueranno dunque ad essere il faro di un movimento in sofferenza, dopo aver trovato in extremis gli appoggi e le sponsorizzazioni necessarie per garantirsi gli euro necessari.
