Hockey su ghiaccio, Mondiali Prima divisione: Italia, che partenza!

Pubblicato il 20 aprile 2015 alle 19:02:51
Categoria: Hockey su ghiaccio
Autore: Redazione Datasport.it

Eccellente partenza dell’Italia ai Mondiali di Prima Divisione in corso di svolgimento a Cracovia, appuntamento che promuoverà due squadre alla Top Division, e al quale la nostra Nazionale si presenta con un roster estremamente rinnovato e molto giovane, con tanti ragazzi all’esordio da protagonisti e tre soli oriundi.  L’esordio per gli azzurri è stato contro i padroni di casa della Polonia, spinti dagli oltre 10mila tifosi che hanno gremito la Tauron Arena. L’Italia però non si è fatta intimorire e, dopo un buon inizio, è stata premiata con il gol di Ihnacak che dopo aver raccolto il disco da Insam ha fulminato il goalie polacco Radziszewski dalla media distanza al 13’49”. Padroni di casa che provano la reazione ma si infrangono sul muro eretto da Andreas Bernard, diga che resiste anche a inizio secondo periodo, o quantomeno sino al 26’22”: è il momento del pareggio polacco, con Pasiut che concretizza da due passi una bellissima azione polacca. Quando sembrava che le cose potessero mettersi male però l’Italia dimostra di esserci e trova nuovamente il vantaggio al 33’34”, addirittura in inferiorità numerica. E’ capitan Anton Bernard a festeggiare al meglio il suo esordio ufficiale da capitano azzurro, trovando il punto del 2-1 dopo una bella azione in velocità manovrata da Ramoser. Nel terzo periodo tutto sommato la sofferenza è relativa, complice una penalità partita comminata al portiere polacco, e una difesa azzurra ordinata e concreta nel difendere un comunque ottimo Andreas Bernard.

Nemmeno 24 ore dopo è stato il turno dell’Ucraina, avversario che gli azzurri non affrontavano al Mondiale dal 2009, quando proprio in Polonia grazie a un 2-0 nell’ultima giornata dei Mondiali di Prima Divisione gli azzurri si regalarono la promozione in Top Division. La squadra est-europea sicuramente può contare su giocatori di ottimo valore, ma paga forse la sua delicata situazione interna con un campionato praticamente azzerato dalla guerra civile e ha perso un po’ di smalto nelle ultime stagioni. Ancora una volta però l’inizio azzurro è ottimo, e nel primo tempo fioccano le occasioni per gli attaccanti italiani, che purtroppo dimostrano ancora una volta di non avere troppo fiuto del gol. Chiuso 0-0 il primo drittel, nel secondo periodo gli azzurri si sbloccano, ancora grazie a Ihnacak, bravissimo in power play a sparare un gran diagonale dalla destra che vale l’1-0 al 24’26”. Bastano però soli 59 secondi agli ucraini per pareggiare i conti, grazie alla seconda prodezza di giornata: questa volta la firma è di Zakharov, che con un tiro ad incrociare fa spostare Bernard sulla sua destra e lo castiga nell’altro angolino alto, per l’1-1 che regge sino alla seconda sirena. Nel terzo periodo è grande dominio azzurro, con tantissimo gioco e molte conclusioni pericolose ma il gol non vuole saperne di arrivare (anche una clamorosa traversa per Marchetti). Si va dunque all’overtime, dove bastano 35 secondi a Marco Insam per decidere il match: grande percussione dell’attaccante del Bolzano che tira due volte e alla seconda sfonda la resistenza del portiere ucraino con il decisivo gol del 2-1, convalidato dagli arbitri dopo aver visto l’instant replay.

Sensazioni ottime dunque, con due successi pienamente meritati dopo 120 minuti e 35 secondi giocati su buonissimi livelli contro due avversarie non facili da affrontare. Con i 5 punti già incamerati, l’Italia si porta alle spalle del lanciatissimo Kazakistan, super favorito per la vittoria finale, e si mette alle spalle qualsiasi incubo legato alla retrocessione. Adesso cosa aspetta la truppa di coach Stefan Mair? Semplicemente il match decisivo: mercoledì alle 16.30 ci attende infatti l’Ungheria, rivale storica delle ultime stagioni, formazione con la quale (sulla carta) ci si giocherà il secondo posto nel girone. Venerdì e sabato poi ultime due sfide con Kazakistan e Giappone, ma sicuramente il cammino italiano deve fare un passo alla volta e il match con i magiari potrebbe già essere importantissimo, se non qualcosa di più.