"Appoggio la decisione. Sono un dipendente del club e mi va bene tutto quello che fa la società". Josep Guardiola, allenatore del Barcellona, appoggia il suo club dopo il rovente match di Champions League contro il Real Madrid. La società blaugrana ha deciso di denunciare il tecnico merengue Josè Mourinho alla Uefa per le dichiarazioni rilasciate dal portoghese dopo la sfida vinta 2-0 dai catalani al Santiago Bernabeu.
"Posso solo appoggiare quello che decide la giunta direttiva. Io difendo la mia istituzione", dice il tecnico dei campioni di Spagna, ridimensionando la portata di recenti screzi, veri o presunti, con il presidente Sandro Rosell. "Lui ha scelto me e la gente ha eletto lui. Mi sono sempre sentito sostenuto dalla giunta, non mi sono mai sentito solo e non protetto".
Intanto domani il Barcellona ha la possibilità di ipotecare la Liga nel match in programma sul campo della Real Sociedad. "Se vinciamo facciamo un passo enorme. Questo è ciò che conta, non mi interessa parlare di quello che è successo mercoledì. Domani non ci risparmieremo, in campo andrà una formazione che dovrà vincere. Ci stiamo giocando il titolo più importante dell'anno, non ci sono distrazioni". E poco importa che tra pochi giorni andrà in scena il ritorno della semifinale di Champions: "Siamo a 7 punti dal trionfo nella Liga - conclude Guardiola -. Sappiamo che il Real Madrid non ci regalerà nulla in campionato. E non siamo ancora in finale. Finora, l'unico titolo (la Coppa del Re, ndr) l'ha vinto il Real Madrid. Non noi".
