Giro d'Italia, 2a tappa: vittoria per un sontuoso Viviani, Rohan Dennis nuova maglia rosa

Pubblicato il 5 maggio 2018 alle 17:30:14
Categoria: Notizie Ciclismo
Autore: Marco Corradi

Prima vittoria in carriera al Giro d'Italia (su 56), e prima volata che porta il suo marchio indelebile: Elia Viviani è il grande protagonista della 2a tappa della corsa rosa, che portava i corridori da Haifa a Tel-Aviv dopo 167 km sostanzialmente piatti. Il velocista della Quickstep ed oro olimpico nell'omnium trionfa sul traguardo israeliano, e lo fa con uno sprint sontuoso, nel quale si ritrova a fare da solo dopo che il treno della sua squadra si esaurisce troppo presto: Elia era rimasto nelle retrovie e risale ''battezzando'' la ruota di Bennett, salvo poi abbandonarla per inseguire l'intuizione di Mareczko, che era partito con una grande azione da lontano per anticipare tutti e vincere a sorpresa. Vince però Viviani, che precede il velocista della Wilier Triestina e Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), e alle spalle di questo terzetto ecco altri due italiani, con Niccolò Bonifazio (Trek-Segafredo) quarto davanti a Sacha Modolo (Education First): in tutto arriviamo a cinque italiani nei primi otto (ottavo Belletti), ma la maglia rosa è ancora straniera. Il simbolo del primato cambia proprietario, passando dalle spalle di Tom Dumoulin a quelle di Rohan Dennis, che arriva primo sul traguardo volante di Cesarea e strappa la maglia rosa all'olandese grazie all'abbuono di 3'': Dennis ora guida con 1'' sul vincitore del Giro 2017 e 3'' su Campenaerts (Lotto-Soudal), e verosimilmente terrà la vetta della generale anche domani.

La tappa è stata scandita a lungo da una fuga a tre composta da Davide Ballerini (Androni Giocattoli-Sidermec), Guillaume Boivin (Israel Cycling Academy) e Lars Ytting Bak (Lotto-Soudal), con l'italiano che è rimasto maglia rosa virtuale per vari km: i tre fuggitivi avevano guadagnato fino a 4', salvo poi essere avvicinati dal gruppo sotto la spinta della BMC, che ha tirato per riassorbire la fuga prima del traguardo volante che ha consegnato la maglia rosa a Dennis. Ai fuggitivi non è rimasta neppure la soddisfazione di conquistare la maglia azzurra di maggior scalatore passando per primi al GPM di Zikron Ya'Akov (2.5km con pendenza media al 5.9% e punte al 13%), dato che sono stati scavalcati dallo scatto di Enrico Barbin (Bardiani-CSF), che ha preceduto Boivin e Ballerini in cima alla salita. Il gruppo è poi tornato compatto ai -72, fino al breve attacco di Campenaerts e all'azione più convinta di uno scatenato Boivin: il canadese della Israel Cycling Academy è rimasto davanti fino ai -13, raggiungendo anche 1'30'' di vantaggio, e prima dello sprint vari corridori hanno tentato lo scatto senza esito. Siamo arrivati così alla volata, che ha premiato Elia Viviani: prima vittoria al Giro per lui, e primo successo italiano nella corsa rosa. Domani si ripartirà con la terza e ultima tappa israeliana: la corsa partirà da Be'er Sheva e arriverà a Eilat (sul Mar Morto) dopo 229km nei quali si attraverserà il caldissimo deserto del Negev e il caldo sarà un fattore. Ciclisti attesi da una tappa dura, che dovrebbe concludersi con un nuovo sprint.