Babak Rafati è stato dimesso dall'ospedale di Colonia. L'arbitro tedesco di origini iraniane aveva attirato sabato le attenzioni di tutta la Germania per il tentativo di suicidio in una camera d'albergo della città della Renania. Rafati fu trovato dai suoi stessi collaboratori nella vasca da bagno con le vene dei polsi tagliate e fu immediatamente ricoverato al pronto soccorso. L'arbitro, uno dei più apprezzati, avrebbe dovuto dirigere la partita di Bundesliga tra il Colonia e il Mainz. Match che è stato annullato per l'impossibilità di trovare in breve tempo un altro fischietto.
Non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto Rafati a tentare il suicidio. Suo padre, che l'ha visitato in ospedale, non ha risposto alle domande dei curiosi: "Ha detto che mi vuole bene e che chiede scusa per il suo gesto - ha raccontato -. Sono contento che stia bene". Il 41enne non è mai stato in pericolo di vita nonostante abbia perso molto sangue. Oggi le dimissioni e il ritorno a casa.
Nel frattempo il presidente della Federcalcio tedesca Reinhard Rauball ha invitato ad abbassare i toni intorno alle decisioni arbitrali: "Gli arbitri subiscono continuamente una forte pressione, non facile da sostenere. Bisognerebbe sempre pensare a questo. Speriamo che Rafati possa tornare presto a dirigere una partita". Di diverso colore il pensiero di Karl Heinz Rummenigge: "Se la pressione sugli arbitri è aumentata, è anche perché la Fifa non sta facendo nulla per aiutarli, rifiutando di utilizzare la tecnologia".
