"L'eliminazione in Tim Cup? Ovviamente non sono serenissimo, come non lo è la squadra". Enrico Preziosi, presidente del Genoa, analizza così la sconfitta dei rossoblù in Coppa Italia ai rigori contro il Verona: "Non vuole essere un'attenuante, ma avevamo 6 o 7 titolari fuori che erano reduci dalle nazionali - dice il patron -. E' stata una partita strana, con tanti rigori sbagliati. Comunque 'cosa fatta capo ha', non possiamo tornare indietro, ora penseremo al futuro".
Il futuro, in questo momento, si chiama mercato: "Edu Vargas? Ci pensiamo - ammette Preziosi -. E' un giocatore che avevamo già adocchiato, e se non trova spazio e il Napoli dovesse darlo via noi ci saremmo senza ombra di dubbio. Scambio con Gilardino? Assolutamente no, Alberto è nostro e serve a noi, c'è stato un contatto con una società russa, ma non ora. De Canio è contento di lui - continua il presidente del Grifone, che poi spiega la situazione su Granqvist, sul quale la Lazio ha avanzato un'offerta -. Il discorso per lui è chiuso, Von Bergen è andato al Palermo e quindi Andreas non si muove da Genova".
Sulle altre situazioni che stanno tenendo banco nel mercato italiano, Preziosi prova a dire la sua: "So che Galliani ha un colpo in canna per il suo Milan, ma non dirò il nome. Pazzini? Può interessare al Napoli, non ai rossoneri, e non credo ci sia uno scambio con Quagliarella - sostiene il patron rossoblù -. Su Giuseppe Rossi dico Fiorentina, mentre so che la Roma darebbe in prestito Bojan, ma da noi non verrebbe, non accetterebbe il Genoa. Jovetic? Bè, 35 milioni solo una big può rifiutarli, purtroppo questo è l'andamento del mercato italiano".