Dopo avere perso i diritti per la trasmissione della Champions League, la Rai potrebbe abbandonare anche la Formula Uno. Il contratto che lega viale Mazzini a Bernie Ecclestone dal 1997 scadrà alla fine del 2012, e un grosso punto interrogativo ancora aleggia sul futuro. Il direttore del circus auspica un rinnovo con la tv pubblica che da anni gli garantisce ascolti elevati, ma Sky è già alla finestra. L'ultimo contratto firmato da Ecclestone con la Rai nel 2007 prevedeva il versamento di circa 35 milioni di euro per la prima stagione con un incremento annuo del 2 per cento, fino a toccare gli attuali 39,5 milioni.
I tentennamenti del Consiglio d'amministrazione della Rai rischiano di provocare l'autoesclusione del servizio pubblico dalle trattative, e Sky sarebbe già pronta a contrattare con il boss inglese. Due le opzioni proposte da Ecclestone: conferma della tv pubblica o doppia diffusione tra Rai e Sky, che già in Inghilterra spartisce la trasmissione dei Gran Premi con la Bbc. In tal caso aumenteranno i costi, e la somma da versare sfiorerà i 44 milioni annui per le prossime tre stagioni. Se si concretizzasse questo scenario, la Rai si farebbe carico del 60 per cento dell'esborso, mentre il restante toccherebbe all'emittente satellitare di Murdoch, che avrebbe garantito la trasmissione in chiaro sul canale digitale terrestre Cielo. Da parte sua, Ecclestone spera ancora in una sterzata da parte di viale Mazzini, per non ridurre drasticamente un'audience annuale di 150 milioni di telespettatori.