Finisce qui l'avventura di Vincenzo Montella sulla panchina della Fiorentina: la società gigliata ha esonerato il tecnico, rendendo pubblica la decisione tramite un comunicato sul sito ufficiale. "E' venuto meno il rapporto fiduciario necessario per la prosecuzione di qualunque rapporto" si può leggere nella nota dei Della Valle: il pomo della discordia sarebbe la volontà dell'allenatore di liberarsi della clausola rescissoria.
"Con grande rammarico siamo costretti, per il bene della società, ad esonerare Montella - continua il comunicato - ci saremmo aspettati dall’allenatore un comportamento più chiaro, più rispettoso e meno ambiguo nei confronti di una maglia, dei suoi tifosi e di una società che tanto gli hanno dato". Parole pesanti, che sanciscono un finale al veleno per una storia d'amore durata tre anni: l'ex aeroplanino alla guida della Fiorentina dal 2012 si è piazzato sempre quarto in campionato, arrivando nella stagione appena conclusa in semifinale di Europa League.
Dopo la rottura arriva dunque l'addio ufficiale: "Irreperibile fino al 5 luglio" aveva detto qualche giorno fa. Ma la frattura con la dirigenza viola era già troppo ampia. Chiusa una porta se ne apre un'altra: se il tecnico farà fatica a trovare posto in A (Sarri al Napoli, Mihajlovic al Milan e Zenga alla Samp hanno completato i tasselli mancanti), la Fiorentina potrà comunque scegliere. In pole c'è Paulo Sousa, attualmente al Basilea. Sullo sfondo ci sono poi Ventura e Donadoni.