Fidelis Andria tra gioie e dolori: primo bilancio dell'inizio di stagione

Pubblicato il 23 ottobre 2019 alle 19:41:31
Categoria: Serie D
Autore: Redazione Datasport

Sono 8 le partite fin qui giocate nel campionato di Serie D, é passato circa un quarto del campionato e possono essere fatte alcune valutazioni sulla Fidelis Andria.

La squadra di Giancarlo Favarin, arrivato a luglio a ridosso dell'inizio del ritiro, ha avuto un inizio di campionato in chiaroscuro. Sono 12 i punti racimolati fino ad ora in 8 partite, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. 10 le reti segnate, 9 quelle subite. Da questo dato emerge una prima verità sulla squadra del mister toscano: siamo di fronte ad una formazione improntata all'attacco, come quella, allenata sempre da Favarin, che vinse il campionato 2014/15 con il miglior attacco e "solo" la terza miglior difesa.

Gli scricchiolii difensivi sono evidenti al di là del mero dato dei gol subiti. Il progetto tattico del tecnico ex Lucchese, partito con il suo solito 4-2-3-1 e che aveva virato anche brevemente sul rombo di centrocampo, adesso é un 3-5-2, tramutabile in fase difensiva in una difesa a 5 con i due terzini si abbassano, ma anche in una retroguardia a 4, con Zingaro sulla fascia destra, Massa a sinistra e Della Corte che rimane più alto sulla fascia mancina.

 

In difesa sta mancando una certa esperienza. Il gol preso domenica, sulla coscienza di Porcaro e Kosnic, ha fatto infuriare tecnico e tifosi per la leggerezza con cui Martinez é arrivato a concludere. Senza nulla togliere a Francesco Massa, che aveva avuto un inizio piuttosto negativo ma pian piano sta prendendo le misure, la difesa a dicembre avrà bisogno di almeno 1 o 2 nuovi innesti che conoscano la categoria e offrano leadership e i tempi giusti al pacchetto arretrato. Un nome che potrebbe tornare utile é quello di Alex Benvenga, attualmente a Taranto, specialista della difesa a 3: con l'arrivo di Panarelli in terra ionica, il suo ruolo potrebbe essere messo in discussione, dal momento che il nuovo allenatore dei rossoblu gioca con il 4-2-3-1. La pedina da under classe 2001 che sarebbe scoperta dal difensore campano verrebbe occupata da Simone Nannola, l'esterno sinistro classe 2001 che aveva ben figurato nel precampionato e ora sta tornando al 100% da un infortunio. Nannola andrebbe a togliere il posto ad un'altra delusione di inizio stagione, ovverosia Giovanni della Corte: l'esterno arrivato dai professionisti non ha dimostrato di avere quel quid in più che ci si aspettava da un giocatore d'esperienza.

Dalla mediana in su le cose migliorano. Già discusso della sinistra, sulla destra Zingaro rimane una garanzia: il ruolo da tornante destro si cuce a misura su di lui, utilissimo in fase di spinta e preciso in fase di difesa. In mezzo, Dalla Bona sta completando definitivamente l'inserimento: giocatore di geometrie e letture, sarà fondamentale per la banda federiciana. Petruccelli spicca per dinamismo, qualità tecniche e atletiche, ma gli manca qualcosa a livello di malizia (si prende pochi falli) e decision making: spesso perde l'attimo per fare la cosa giusta, che sia passare il pallone o tirare in porta. Montemurro è un importante mezzala di categoria, un box-to-box utile in entrambi i fasi, ma un infortunio ha un po' fermato la sua ascesa: la sua presenza in area di rigore sarà fondamentale per una squadra con pochi saltatori.

L'attacco riserva il meglio della Fidelis, ma anche alcune zone d'ombra. Capitan Loris Palazzo é in un grandissimo stato di forma, il migliore della sua carriera, ma i biancazzurri non devono diventare dipendenti dai suoi gol: il 40% delle reti dell'Andria sono arrivate dai suoi piedi. Alle sue spalle Banegas e Tedesco si giocheranno continuamente un posto da titolare: il primo più fantasista, il secondo attaccante di movimento che vede bene la porta e sa sfilacciare le difese avversarie. Alle loro spalle il momento nero di Cristaldi, in uno stato di forma non adeguato alla situazione, e Varriale, ai margini della valutazione tecnica del mister.

Rimane l'ottima base da cui partire: questa va implementata con un atteggiamento migliore, più serio e consono alla categoria. Il girone H quest'anno é più competitivo che mai, nessuna avversaria va sottovalutata. Purtroppo, analizzando i numeri, é ciò che l'Andria ha fatto in questo inizio di campionato. Su 8 avversarie, 3 (Gelbison, Gladiator e Brindisi) stazionano nella parte sinistra della classifica, le altre 5 (Casarano, Audace Cerignola, Francavilla, Agropoli, Grumentum) nella parte destra. Con le prime (2 trasferte e una casalinga) sono arrivati 4 punti in 3 partite, media di 1,33 punti; con le seconde, sono 8 i punti in 5 partite, media di 1,6 punti: uno score leggermente migliore, ma con squadre di minor caratura tecnica ci si aspetterebbe un rendimento di ben altro valore, soprattutto considerando che, scindendo ulteriormente questi 8 punti, 4 sono arrivati nelle partite contro le squadre più quotate (Cerignola e Casarano).

Articolo di Gianluca Losito