Fernando Alonso vuole cambiare marcia. Reduce dal settimo posto in Bahrain, l'asturiano della Ferrari si prepara con rinnovata grinta al Gran Premio di Spagna, sul circuito di Montmelò: "Contiamo di fare un passo avanti ma non sapremo fino a sabato se e quanto grande sarà - afferma sul sito ufficiale della rossa -. E' chiaro che, dopo aver limitato i danni nelle prime quattro corse dell'anno, dobbiamo invertire la tendenza. Detto questo, non è che se non siamo in pole a Barcellona è la fine del mondo".
Tiene i piedi per terra il numero 1 del Cavallino, consapevole delle attuali possibilità della Ferrari: "La cosa importante è progredire, ridurre il distacco il più possibile - prosegue Alonso -: questo fine settimana, poi ancora a Monte Carlo e, di seguito, a Montreal, a Valencia, a Silverstone. La stagione è lunghissima: ci sono sedici gare da disputare, lo stesso numero che, nel 2003, costituiva il calendario iridato. Io avrò lo spirito di sempre, lo stesso che adottavo quando ero un bambino sui kart".
Ieri Alonso ha partecipato alle celebrazioni per il trentesimo anniversario dalla morte di Gilles Villeneuve: "Noi dobbiamo continuare a lavorare giorno e notte, come facevano i meccanici di Gilles che ho conosciuto ieri in pista - racconta -. E' stato un altro episodio che mi ha fatto capire quanto sia speciale la storia della Ferrari, una squadra che ha una tradizione incredibile ma che, in ogni caso, è proiettata nel futuro".