Fernando Alonso e il team Ferrari sono arrivati in Giappone, dove domenica prossima si disputerà il Gp di Suzuka, 15esima prova del campionato mondiale di Formula Uno. Sebastian Vettel, con oltre 120 punti di vantaggio in classifica iridata, prepara la festa. C'è gran bagarre invece per il secodo posto, per il quale il pilota della Rossa combatterà fino all'ultima gara con Mark Webber, Jenson Button e Lewis Hamilton, tutti e quattro racchiusi in soli 17 punti. "Se è vero che ormai siamo fuori, anche aritmeticamente, dalla lotta per il titolo piloti - afferma Alonso - ci sono ancora sufficienti motivazioni per affrontare nella maniera giusta queste ultime cinque gare: innanzitutto c'è il secondo posto ancora in ballo che, considerato com'è andata finora la stagione, sarebbe davvero un bel risultato per me e per la squadra. Poi - continua ferrarista - abbiamo ancora la possibilità di agguantare la McLaren al secondo posto della classifica Costruttori, seppur il distacco lì sia più consisente".
Il Gp del Giappone evoca piacevoli ricordi ad Alonso, ma non alla Ferrari. "Ho vinto due volte il Gran Premio del Giappone - ricorda il pilota spagnolo -, una volta al Fuji e una qui a Suzuka. Il successo più bello fu proprio quest'ultimo, ma sono sicuro che nessuno della mia attuale squadra condivide questo giudizio". In quell'occasione infatti, Micheal Schumacher fu costretto al ritiro mentre era in testa, per un guasto alla monoposto. "Fa male vedere la macchina fermarsi per una rottura - ammette Alonso -. Del resto a me era successa la stessa cosa poche settimane prima a Monza: la Formula Uno sa essere crudele, a volte". Infine un appunto sulle condizioni atmosferiche, che potrebbero condizionare qualificazioni e gara: "Sono arrivato questa mattina e ho trovato la pioggia ad accogliermi - conclude l'ex campione del mondo -. Speriamo non continui fino a domenica, sull'asfalto bagnato quest'anno non abbiamo mai raggiunto buoni risultati".
