"La gara rimarrà in calendario, correremo in Bahrain, quest'anno e per sempre". Queste sono state le parole di Bernie Ecclestone qualche giorno fa, quando bisognava decidere se correre il Gran Premio di Formula Uno in Qatar, nel pieno di una rivolta politica all'interno del paese. "Penso che abbia ragionato con il 'paraocchi' - è l'intervento di Alex Zanardi a Radio Anch'io lo Sport -. Si fanno sempre le cose seguendo il proprio interesse, ma non si capisce che ognuno ha dei valori, che per essere rispettati comportano anche delle rinunce - continua l'ex pilota -. I grandi appuntamenti sportivi devono essere assegnati in luoghi, paesi, governi, che meritano di ospitarli. Penso che la Formula Uno non abbia bisogno di introiti, non c'è stata una attenta riflessione su quello che veramente sta succedendo in Bahrain".
D'accordo con Zanardi anche Marc Innaro, corrispondente Rai in Egitto, che sta seguendo la rivolta che sta scoppiando in Qatar: "Penso che il circus non abbia valutato attentamente la gravità della situazione, forse per 'ignoranza', forse per non compromettere degli incassi sicuri, ma non si doveva correre".
