"Era tutto previsto, ci si aspettava un aiuto da qualche pilota ed è arrivato da Petrov. Non c'è nessuna amarezza". Jarno Trulli commenta così la decisione della scuderia Caterham, ex team Lotus, di risolvere il suo contratto per ingaggiare il russo Vitaly Petrov al suo posto nel prossimo Mondiale di Formula Uno. "Sapevamo che le cose non andavano bene a livello economico - spiega il pilota abruzzese ai microfoni di Sky -, devo accettare la decisione e farmi da parte".
"Oggi in F1 ci sono tre, quattro team con un budget tale da potersi permettere piloti di alto livello - prosegue Trulli -, il resto della griglia deve fare i conti perché la situazione economica non è rosea. Del resto i team devono arrivare in fondo alla stagione ed è sempre più difficile trovare gli sponsor. E' brutto anche dirlo, ma non avevamo grandi aspettative e non perdo una grande chance - confessa il pilota -. Mi sarebbe dispiaciuto molto di più lasciare due anni fa quando la Toyota era competitiva, ma lì c'erano le carte in regola per fare bene e nessuno mi poteva sostituire".
Nel prossimo Mondiale di F1 per la prima volta dal 1970 non correrà nessun italiano: "Ma io non sono ancora spettatore, non ho ancora detto addio, solo arrivederci - conclude Trulli -. Ho già ricevuto tante telefonate e offerte, non penso comunque di stare a casa ancora per molto tempo".