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La nuova Ferrari nel dettaglio

Pubblicato il 3 febbraio 2012 alle 20:57:29
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

Eccola, finalmente. Forse un po’ deludente nell’estetica, con quel muso scalinato che di certo non la rende la vettura più “bella” degli ultimi anni. Ma per usare parole di Enzo Ferrari, non importa che una vettura sia bella, l’importante è che sia vincente. E questo è quello che tutto il popolo del Cavallino Rampante si augura.

E’ nata sotto questi auspici la nuova F2012, la monoposto che affronterà limminente stagione di Formula 1. Un ritorno alla tradizione, dopo alcune nominazioni legate ad importanti ricorrenze che però, risultati alla mano, non hanno portato fortuna. Dalla F60 del 2009, così chiamata per celebrare i 60 anni di attività in F1, alla 150 Italia, in onore del 150esimo anniversario del nostro paese, due nomi di geniale trovata ma non molto fortunati. Così si è tornati alla sigla tradizionale, quella che vede la “F” di Ferrari accompagnata dal numero dell’anno.

“Una monoposto aggressiva” la definisce Massa. Di certo, molto più accattivante, nelle forme, rispetto a quella che l’ha preceduta. Le differenze più visibili sono senza dubbio il muso anteriore e la diversa posizione degli scarichi, per due soluzioni dettate dai regolamenti tecnici della nuova stagione. Visibilmente rialzata è appunto la parte anteriore della vettura, che presenta la famigerata “gobba” apparsa già sulla Caterham ma assente nella nuova McLaren.

Posteriormente invece la F2012 si presenta molto più raffinata, con un mix di soluzioni in parte sperimentate già sulla vecchia vettura ed in parte obbligatorie per via delle nuove norme imposte dalla Fia che hanno fatto nascere un posteriore molto rastremato, ottenuto anche grazie alla diversa collocazione di alcune parti meccaniche e soprattutto all’introduzione di una nuova scatola del cambio. Le fiancate sono state quasi del tutto ridisegnate, con le modifiche avute sulle strutture di impatto laterali, la nuova disposizione dei radiatori e la rivisitazione di molto appendici aerodinamiche. Per quanto riguarda gli scarichi, questi sono stati rialzati (la Federazione ha vietato gli scariche soffiati dello scorso anno), mentre l’ala posteriore si presenta come una logica evoluzione di quella già vista nelle ultime gare del 2011.

Un’altra grande modifica rispetto alla 150 Italia è quella che riguarda le sospensioni, stavolta a schema pull-rod (a tirante) sia anteriormente che posteriormente, per garantire una migliore prestazione aerodinamica ed abbassare il centro di gravità. La nuova F2012 è la prima monoposto nata interamente sotto la gestione dell’inglese Pat Fry, arrivato due anni fa dalla McLaren, e con il greco Nicholas Tombazis come chief designer.

Stefano Domenicali sarà ancora una volta il direttore della gestione sportiva, e dopo tre anni di digiuno, decisamente troppi per una squadra che può vantare 31 titoli iridati (16 Costruttori, 15 Piloti), è lui stesso a dire che questa dovrà essere la stagione del riscatto: “Abbiamo il dovere di far bene, con una monoposto su cui abbiamo deciso di fare delle scelte difficili ma con molte novità tecniche. Alonso ha scommesso su di noi, Felipe è atteso ad una grande stagione per riscattarsi dopo un anno non molto positivo, ma siamo noi ad avere la responsabilità di fornire loro una vettura competitiva in grado di lottare per il Mondiale”. L’assalto al titolo è già iniziato.