“Sappiamo che luglio era un mese molto importante, con tre gare in quattro week-end per un totale di 75 punti. Ne abbiamo conquistati 43, adesso andiamo a Budapest per completare l’opera”. Parole di un Fernando Alonso tutt’altro che sazio appena dopo la grande vittoria di Hockenheim, la quale ha proiettato lo spagnolo in una prima vera fuga mondiale dall’alto dei suoi 154 punti, ovvero 34 più di Webber, 44 più di Vettel, 56 più di Raikkonen e 62 più di Hamilton.
Il tortuoso tracciato dell’Hungaroring, da due anni ormai terra di dominio Red Bull, non spaventa l’alfiere della Ferrari (che qui, nel 2003, ottenne la prima affermazione in carriera con la Renault), convinto che la sua Rossa potrà far bene anche in Ungheria. Il circuito situato nella periferia di Budapest, il più corto del mondiale dopo Montecarlo, è una pista che presenta un solo vero rettilineo, seguito da un lunghissimo tratto di curve lente e veloci sulle quali il carico aerodinamico e la trazione sono la chiave per la competitività. Caratteristiche che mettono la Red Bull davanti a tutti nei pronostici per il fine settimana ungherese, con Ferrari ed una ritrovata McLaren pronte ad assaltare la squadra austriaca.
Nel 2010, Webber e Vettel mostrarono una superiorità imbarazzante su questa pista (in qualifica, Alonso, 3°, rimediò addirittura 1”2), mentre lo scorso anno Vettel dopo la pole non riuscì a vincere sotto la pioggia solo per una grande mossa tattica di Button. L’Hungaroring in teoria è la pista sulla quale le Rb8 dovrebbero esprimersi meglio, perché le caratteristiche della pista sembrano calzare a pennello le vetture di Newey.
Per la Ferrari non sarà facile, anche se come ha detto Alonso, la F2012 può fare molto bene anche qua. Il problema è che oltre dalla Red Bull, il Cavallino deve vedersi anche dal gran ritorno della McLaren, che in Germania era la vettura da battere su pista asciutta. Le soluzioni apportate sulla Mp4-27 hanno ridato competitività alla monoposto inglese, ed anche se Hamilton e Button distano rispettivamente 62 ed 86 punti da Alonso, c’è da ricordare che siamo solo a metà campionato, e che dopo Budapest la F1 si fermerà per cinque settimane, nelle quali sarà decisivo sviluppare nel migliore dei modi la macchina.
Dietro a queste tre, si issa la Lotus, ottima vettura ma ancora in cerca della prima vittoria stagionale. La E20 potrebbe inserirsi nella lotta al vertice perché le alte temperature previste in Ungheria sono quelle che più giovano la vettura di Enstone, la quale potrebbe sfruttare anche il fatto di essere una delle più “gentili” con le gomme (Pirelli porterà le gradazioni Soft e Medium) su una pista abbastanza abrasiva per i pneumatici.
Dopo la gara dell’Hungaroring, come già detto, la F1 andrà in vacanza. L’unica cosa certa, è che quando si tornerà in pista in Belgio (2 settembre) troveremo ancora al comando della classifica un Alonso in forma straordinaria, che dopo un avvio difficile (per motivi legati alla macchina, ovviamente) potrebbe veramente pensare al terzo titolo. Mancano ancora tante gare, ma questo è il miglior Fernando della storia, e se incrementerà ancora il suo vantaggio in Ungheria, gli avversari dovranno pensare seriamente ad una contromossa per fermare la scalata dell’asso spagnolo.
Gp Ungheria: la scheda
Circuito: Hungaroring
Lunghezza: 4,381 km
Giri: 70
Data: 27-29 luglio 2012
Orario: 14,00
Round: 11
L’albo d’oro
Vittorie piloti
4- Michael Schumacher (1994,1998,2001,2004)
3- Ayrton Senna (1988,1991,1992)
2- Nelson Piquet (1986,1987)/ Damon Hill (1993,1995)/ Jacques Villeneuve (1996,1997)/ Mika Hakkinen (1999,2000)/ Jenson Button (2006,2011)/ Lewis Hamilton (2007,2009)
1- Nigel Mansell (1989)/ Thierry Boutsen (1990)/ Rubens Barrichello (2002)/ Fernando Alonso (2003)/ Kimi Raikkonen (2005)/ Heikki Kovalainen (2008)/ Mark Webber (2010)
Vittorie squadre
10- McLaren (1988,1991,1992,1999,2000,2005,2007,2008,2009,2011)
7- Williams (1986,1987,1990,1993,1995,1996,1997)
5- Ferrari (1989,1998,2001,2002,2004)
1- Benetton (1994)/ Renault (2003)/ Honda (2006)/ Red Bull (2010)