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"Quaranta punti di vantaggio sono tanti, ma bastano due o tre gare negative e la situazione si può ribaltare". Era stato categorico Fernando Alonso nel dire che 40 punti sono tanti e sono pochi. Due o tre gare, non di più, e puoi vederti scippare la leadership. Purtroppo, una gara “negativa” è già arrivata. Non per colpa sua, ma questa è la Formula 1 e per vincere, non è un mistero, si deve avere anche un pizzico di fortuna.
Fernando a Spa fortuna non ne ha avuta, venendo incolpevolmente tamponato dalla Lotus ormai senza controllo di Grosjean. Lo spagnolo però è un pilota troppo maturo e completo per piangersi addosso, e da grande uomo di squadra come è, volta subito pagina e dà la giusta carica alla squadra. “Monza è una pista speciale, dove la Ferrari, non si sa perché, riesce sempre a dare qualcosa di più. Andiamo là con il giusto ottimismo”. Giusto, perché al di là della delusione (ed il sollievo per essere scampato ad un incidente che avrebbe potuto avere un risvolto ben più tragico) c’è anche la consapevolezza che in fondo la F2012, sebbene non sia la più veloce, in Belgio si è comportata bene (Massa lo ha dimostrato con un ottimo 5° posto), e su una pista dalle caratteristiche simili come Monza, può benissimo ripetersi.
Il problema è che si possono ripetere anche le McLaren, che più delle Red Bull spaventano Maranello. Vettel e Webber si sono dimostrati incostanti, e non a caso Alonso dice di temere più Hamilton che si trova a 47 punti di distacco piuttosto di Vettel che di punti di distacco ne ha 24. Lewis a Spa in qualifica ha sofferto un errore strategico (aveva un’ala che, telemetria alla mano, gli ha fatto perdere parecchi decimi), in gara è stato eliminato senza possibilità di reagire. Ma Button aveva un altro passo rispetto a tutti gli altri, e non è escluso (anzi, è probabile) che la Mp4-27 si ripeta con le stesse prestazioni sulla pista brianzola.
Per sperare nel mondiale Alonso, strano ma vero, deve contare sui suoi stessi avversari. Sia in casa Red Bull sia in casa McLaren nessun pilota si sente escluso dalla corsa all’iride, e questo può far sì che i più accaniti rivali si tolgano punti a vicenda. Senza contare le Lotus (che a Monza schiererà Jerome D‘Ambrosio al posto dello squalificato Grosjean), sempre veloci e che si possono inserire nelle posizioni che contano. Strano ma vero, ma un mondiale si può vincere anche così. Contando suoi propri migliori nemici.
Gp Italia: la scheda
Circuito: Monza
Lunghezza: 5,793 km
Giri: 53
Data: 7-9 settembre 2012
Orario: 14,00
Round: 13
L’albo d’oro
Vittorie piloti
5- Michael Schumacher (1996,1998,2000,2003,2006)
3- Juan Manuel Fangio (1953,1954,1955)/ Stirling Moss (1956,1957,1959)/ Ronnie Peterson (1973,1974,1976)/ Alain Prost (1981,1985,1989)/ Nelson Piquet (1983,1986,1987)/ Rubens Barrichello (2002,2004,2009)
2- Alberto Ascari (1951,1952)/ Phil Hill (1960,1961)/ John Surtees (1964,1967)/ Jackie Stewart (1965,1969)/ Clay Regazzoni (1970,1975)/ Niki Lauda (1978,1984)/ Ayrton (1990,1992)/ Damon Hill (1993,1994)/ Juan Pablo Montoya (2001,2005)/ Fernando Alonso (2007,2010)/ Sebastian Vettel (2008,2011)
1- Giuseppe Farina (1950)/ Tony Brooks (1958)/ Graham Hill (1962)/ Jim Clark (1963)/ Ludovico Scarfiotti (1966)/ Denny Hulme (1968)/ Peter Gethin (1971)/ Emerson Fittipaldi (1972)/ Mario Andretti (1977)/ Jody Scheckter (1979)/ Renè Arnoux (1982)/ Gerhard Berger (1988)/ Nigel Mansell (1991)/ Johnny Herbert (1995)/ David Coulthard (1997)/ Heinz-Harald Frentzen (1999)
Vittorie squadre
18- Ferrari (1951,1952,1960,1961,1964,1966,1970,1975,1979,1988,1996,1998,2000,2002,2003,2004, 2006,2010)
9- McLaren (1968,1984,1985,1989,1990,1992,1997,2005,2007)
6- Williams (1986,1987,1991,1993,1994,2001)
5-Lotus (1963,1972,1973,1974,1977)
3- Brm (1962,1965,1971)
2- Maserati (1953,1956)/ Mercedes (1954,1955)/ Vanwall (1957,1958)/ Brabham (1978,1983)/ Renault (1981,1982)
1- Alfa Romeo (1950)/ Cooper (1959)/ Honda (1967)/ Matra (1969)/ March (1976)/ Benetton (1995)/ Jordan (1997)/ Toro Rosso (2008)/ Brawn Gp (2009)/ Red Bull (2011)