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Dai Ferrari, non mollare! E’ il grido di tutti gli appassionati ferraristi che risuona in ogni angolo del mondo, un mondo che rischia nuovamente di essere dominato dalla Red Bull di Sebastian Vettel.
Il tedesco campione del mondo in carica è tornato il dominatore dello scorso anno, vincendo addirittura tre gare di fila, cose usuale per lui nel 2011 ma mai vista in questa stagione, perché nessuno prima di lui era riuscito a portare a casa due Gp di fila. La Rb8 è letteralmente rinata grazie alle trovate di Adrian Newey, e adesso la casa austriaca, di nuovo in testa ad entrambe le classifiche, è pronta a dare l’assalto al tris iridato. Solo 4 corse separano la Red Bull da questo grande traguardo, che manca dai tempi dell’era Schumacher.
La prima delle quattro “finali” sarà quella sul circuito dell’India. La seconda edizione del Gp indiano potrebbe valere ben più di una gara, nel senso che qua, la Ferrari, scoprirà veramente se si può ancora lottare per il titolo oppure se per l’ennesima volta si dovrà rimandare l’assalto al campionato al prossimo anno. Sulla F2012 compariranno le tanto sospirate modifiche che si spera possano dare ad Alonso quei pochi decimi in più sufficienti per insidiare il rivale. Se le nuove soluzioni si riveleranno all’altezza, si può ancora sperare di vedere una Ferrari in grado di lottare per il campionato fino alla fine, ma se invece, come accaduto negli ultimi tempi, gli “upgrade” non daranno i risultati sperati, l’addio all’alloro sarebbe una certezza.
Le modifiche più sostanziali riguarderanno prese dei freni (che nella F1 moderna sono delle vere e proprie appendici aerodinamiche), alettoni e fondo scocca, ma c’è di più: la Rossa, grazie all’aero-test in Spagna con Davide Rigon, pare abbia scoperto alcuni dei suoi problemi, ovvero la cattiva interazione tra fondo scocca e prese dei freni. Già averle risolte (i pezzi nuovi cui spetta questo compito sono stati portati in India) può essere un grande vantaggio.
Il circuito di Buddh è alla sua seconda apparizione nel Mondiale, e da quanto si è potuto constatare dallo scorso anno, si è capito che la pista indiana ha un tasso abbastanza elevato per il consumo delle gomme (Pirelli porterà infatti le Hard e le Soft), e che richiede un’aerodinamica da medio-alto carico. La Ferrari dovrebbe incontrare meno difficoltà rispetto alla Corea, perché il tracciato di Graeter Noida, ad eccezione delle curve 1,3 e 16 non richiede molta trazione in uscita (ci sono infatti curve veloci ed altre meno, ma non lente). Sarà però importante anche la posizione in qualifica, perché lo scorso anno si contarono pochi sorpassi (per questo la Fia ha posto due zone Drs, una lungo il rettilineo del traguardo e una sul grande allungo tra le curve 3 e 4). La Ferrari, dovrà quindi essere perfetta, sin dalle qualifiche. Un errore, seppur piccolo, potrebbe costare l’ennesimo titolo iridato.
Gp India: la scheda
Circuito: Greater Noida (Nuova Delhi)
Lunghezza: 5,140 km
Giri: 60
Data: 26-28 ottobre 2012
Orario: 15,00 (10,30 ora italiana)
Round: 17
L’albo d’oro
Vittorie piloti
1- Sebastian Vettel (2011)
Vittorie squadre
1- Red Bull (2011)