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Dopo gare di incertezza, il Mondiale 2012 ha veramente trovato le sue mattatrici? E’ questa la domanda scottante che ci accompagna al Gran Premio di Germania, sulla pista di Hockenheim, per la decima prova del campionato. A Silverstone Red Bull e Ferrari sono state imprendibili per tutti, perfino Massa è stato in grado di staccare gli altri, segno di come adesso la F2012 funzioni davvero, anche nelle mani del brasiliano.
In Germania ci si attende una nuova battaglia tra il Cavallino ed i tori austriaci, anche se il tracciato presenta caratteristiche diverse. Da un lato, Alonso si presenta come leader del mondiale e Massa, ritrovata la fiducia, cerca di tornare sul podio, risultato che gli manca da Yeongam 2010. Dall’altra, troviamo un Webber mai così in forma ed un Vettel che sulla pista di casa vorrà senza dubbio tornare alla riscossa in una stagione che al momento lo vede dietro al compagno di squadra. La Red Bull è ancora leggermente avanti, e la Ferrari (che introdurrà una nuova ala anteriore insieme ad alcune particolarità aerodinamiche) dovrà saper gestire al meglio le gomme, la causa della mancata vittoria in Inghilterra.
Però attenzione, Red Bull e Ferrari sono le favorite, non le vincitrici. In un campionato che dei pronostici ha fatto un optional, escludere le altre sarebbe sbagliato. Più che dalla McLaren, ormai in crisi e che ad Hockenheim introdurrà delle modifiche abbastanza sostanziali (alcune, come le nuove fiancate, ben visibili, altre meno) sulla Mp4-27 per raddrizzare una stagione che sta andando nella direzione sbagliata, le due squadre più in forma del momento dovrebbero vedersi da Lotus e Mercedes. La prima, sempre velocissima con la alte temperature (anche se a Silverstone tutto questo caldo non c’era, eppure sono andate molto bene), per sperare veramente nella prima vittoria stagionale necessiterebbe di un miglioramento in qualifica, ed allora sì che potrebbe inserirsi nella lotta al vertice. La Mercedes invece, in quella che è la sua gara di casa, punto sul pubblico, sulle motivazioni di Rosberg e Schumacher (corsa di casa anche per loro) e soprattutto sul tracciato. L’Hockenheimring è diverso dalla pista di Silverstone, qui mancano le curve veloci e si hanno più rettilinei con frenate molto più incisive che in Gran Bretagna. Caratteristiche che dovrebbero aiutare maggiormente la W03.
Come aveva detto Alonso, in questa fase del mondiale nessuno vince il titolo, ma qualcuno può iniziare a perderlo. Ovvero, l’importante è essere costanti e portare a casa sempre il massimo. Non è un caso che Fernando sia in testa al mondiale perché ha chiuso nove volte su nove in zona punti. Dopo Hockenheim saremo a metà campionato, e proprio adesso che i distacchi in classifica iniziano ad allentarsi, meglio iniziare a fare due conti.
Gp Germania: la scheda
Circuito: Hockenheim
Lunghezza: 4, 574 km
Giri: 67
Data: 20-22 luglio 2012
Orario: 14,00
Round: 10
L’albo d’oro
Vittorie piloti
4- Michael Schumacher (1995,2002,2004,2006)
3- Nelson Piquet (1981,1986,1987)/ Ayrton Senna (1988,1989,1990)/
2- Alain Prost (1984,1993)/ Nigel Mansell (1991,1992)/ Gerhard Berger (1994,1997)/ Fernando Alonso (2005,2010)
1- Jochen Rindt (1970)/ Niki Lauda (1977)/ Mario Andretti (1978)/ Alan Jones (1979)/ Jacques Laffitte (1980)/ Patrick Tambay (1982)/ Renè Arnoux (1983)/ Damon Hill (1996)/ Mika Hakkinen (1998)/ Eddie Irvine (1999)/ Rubens Barrichello (2000)/ Ralf Schumacher (2001)/ Juan Pablo Montoya (2003)/ Lewis Hamilton (2008)
Vittorie squadre
10- Ferrari (1977,1982,1983,1994,1999,2000,2002,2004,2006,2010)
9- Williams (1979,1986,1987,1991,1992,1993,1996,2001,2003)
6- McLaren (1984,1988,1989,1990,1998,2008)
2- Lotus (1970,1978)/ Benetton (1995,1997)
1- Ligier (1980)/ Brabham (1981)/ Renault (2005)