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Quando la Formula 1 fa tappa su un nuovo tracciato, è sempre qualcosa di speciale. Curiosità di vedere l’ambientazione, conoscere il disegno della pista, ammirare l’impianto dell’autodromo, fantasticare sui favoriti. Figurarsi se poi c’è in ballo un titolo mondiale. La Formula Uno fa il suo debutto in Texas, per la penultima prova della stagione 2012. Come tutti sappiamo, Vettel e la Red Bull vanno in America con la possibilità di chiudere già i conti con una gara d’anticipo, forti dei 10 punti di vantaggio su Alonso. Discorso quasi scontato per il campionato Costruttori, dove la Red Bull si appresta a festeggiare il terzo alloro consecutivo: grazie agli 82 punti di vantaggio sugli 86 disponibili, alla squadra austriaca basta raccogliere la miseria di 5 punti per aggiungere un nuovo trofeo nella bacheca di Milton Keynes.
E la Ferrari che può fare? Purtroppo niente per quanto riguarda il titolo a squadre, per la verità mai apparso un obbiettivo realmente raggiungibile per una prima parte di stagione di Massa decisamente deludente e quindi per l’inferiorità mostrata dalla F2012 nei confronti della Rb8. C’è invece una speranza per vedere a Maranello il campionato Piloti. Alonso è motivatissimo e vuole fortemente il terzo alloro iridato, anche se la situazione è tutt’altro che a favore dello spagnolo. Oltre ad avere un mezzo inferiore, il fenomeno di Oviedo è per di più costretto a rincorrere, ed a sua disposizione avrà solo due gare, da affrontare una su una pista tutta nuova e un’altra invece conosciutissima (quella di Interlagos, in Brasile, purtroppo sulla carta favorevole alla Red Bull). L’occasione sprecata (anche se non per colpa della Ferrari) ad Abu Dhabi, dove Vettel pur partendo ultimo è giunto terzo, potrebbe avere dato la mazzata definitiva sul morale, ma né il pilota né la squadra sono tipi da arrendersi.
La speranza sta nel fatto, come già detto, che Austin è un circuito nuovo per tutti. La Ferrari ha dalla sua parte la capacità di avere una certo tatto nell’affrontare queste situazioni, dato che la squadra si trova molto meglio a lavorare e studiare in pista piuttosto che provare ai simulatori. Una delle residue possibilità è proprio questa, quella di prendere in contropiede la Red Bull e trovare sin da subito i giusti assetti ed il giusto feeling con la pista, per provare a portare a casa un titolo che altrimenti sarà irraggiungibile.
Gp Usa: la scheda
Circuito: Austin
Lunghezza: 5,516 km
Giri: 56
Data: 16-18 novembre 2012
Orario: 13 (20 ora italiana)
Round: 19