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Solo poche settimane fa Bernie Ecclestone sognava la sua Formula 1 a New York. Ma si sa, il mercato statunitense è poco recettivo quando si tratta di monoposto. E così il boss potrebbe far saltare il Gran Premio degli Usa, previsto ad Austin, in Texas, nel 2012: "Non possiamo fare le cose all'ultimo momento - spiega ai giornalisti -. Questa storia è durata troppo a lungo. Gli organizzatori del Texas hanno sette giorni di tempo, ovvero fino a quando andremo in Brasile".
Un ultimatum bello e buono. Il patron del circus fissa le nuove scadenze. Pareva che gli organizzatori americani potessero risolvere ogni pendenza entro il 7 dicembre, data della riunione della Fia a Nuova Delhi per stilare il calendario del prossimo Mondiale: "Devono farci sapere se sono pronti e se intendono pagare quanto è dovuto", tuona l'81enne manager britannico.