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Ed una nuova frontiera in F1 è stata abbattuta. In un campionato a dir poco straordinario, che non smette di regalare emozioni dando cinque vincitori diversi (di cinque scuderie diverse) in altrettanti Gp, anche il Venezuela, 21° paese ad aver vinto una gara in F1, può celebrare il suo eroe. Questi altro non è che Pastor Maldonado, lo scudiero alla corte di Frank Williams che dopo la pole “ereditata” in seguito alla penalità di Hamilton ha centrato il primo successo in carriera nel Gran Premio di Spagna, quinto appuntamento di questa meravigliosa stagione 2012.
La favola di Pastor passa anche dall’Italia, in quanto il venezuelano ha corso in molte categorie minori proprio nel nostro paese (ed ha una casa a Pisa), e la vittoria di oggi è anche merito di alcuni organizzatori italiani che hanno appoggiato gli inizi della sua carriera. Una favola che però oggi diventa realtà, con una prestazione fantastica che ha permesso alla sua scuderia, la Williams, di tornare al successo dopo circa otto anni, esattamente dal Gp del Brasile 2004 con Juan Pablo Montoya. Maldonado, un pilota che nonostante aver ottenuto il posto grazie a cospicui sponsor del suo paese è riuscito a togliersi di dosso quell’ingombrante timbro di “pilota pagante”, è soprattutto l’uomo della rinascita Williams, tornando a scrivere una storia interrotta otto anni fa alla quale avevano preso parte campioni come Nelson Piquet, Nigel Mansell ed Alain Prost.
Pastor Maldonado 10
Alla gara numero 24 della carriera coglie un risultato a dir poco strabiliante che nemmeno il più sfegatato tifoso Williams avrebbe potuto immaginare. Perde la prima posizione al via, ma con una strategia azzeccata trova lo spiraglio per ripassare Alonso e ci si butta dentro, per la gioia di un paese intero, il suo Venezuela.
Williams 10
Il 2011 era stato un anno nero, con soli cinque punti conquistati. In una giornata indimenticabile invece i punti sono 25 in un colpo solo, grazie ad una prestazione fantastica di Maldonado. Il venezuelano corre da gran pilota e centra un successo meritatissimo, grazie anche ad una vettura velocissima. Il modo migliore per festeggiare i 70 anni di sir Frank Williams.
Fernando Alonso 9
Ci teneva a vincere davanti al pubblico di casa, deliziato con una partenza bellissima che gli aveva dato la prima posizione. Alla secondo sosta però Maldonado lo anticipa e nel primo giro a gomme nuove guadagna ciò che serve per metterselo dietro. Negli ultimi giri infiamma il pubblico, ma deve fare i conti con l’ancora non ottimale trazione Ferrari e così non riesce a passare il venezuelano.
Kimi Raikkonen 8
Secondo podio consecutivo per il finlandese, che con un’altra gara consistente dimostra tutta la validità della Lotus. La strategia forse non è impeccabile, comunque è ancora una volta velocissimo e negli ultimi giri raggiunge addirittura Alonso, giungendogli a meno di un secondo.
Kamui Kobayashi 8
Quinto posto di grande sostanza per l’arrembante giapponese, che dimostra ancore le sue ottime qualità. Partito dalla nona piazza, tiene il ritmo dei migliori, e sfruttando il basso degrado della sua Sauber nelle ultime tornate si permette il lusso di superare Rosberg, dopo aver infilato anche la McLaren di Jenson Button.
Ferrari 8
In una pista tecnica come quella del Montmelò, temere un disastro era un pericolo reale, ma la squadra ha lavorato sodo per alzare il livello di competitività della F2012. Manca ancora un po’ di trazione nelle curve lente, l’ingrediente che avrebbe permesso ad Alonso di passare Maldonado, ma la Rossa c’è.
Sebastian Vettel 7
La Red Bull è in confusione, e sembra una lontana parente di quella vittoriosa vista in Bahrain. Seb poi ci mette del suo, in tutti i sensi: il suo ritmo è migliore di quello di Webber, ma commette anche un’ingenuità prendendosi un drive through in regime di bandiere gialle. Riesce comunque a rimontare fino al 6° posto mantenendo la leadership iridata, da spartire però con Fernando Alonso.
Lewis Hamilton 7
Ottenere la pole e poi essere costretti a partire ultimi per un’irregolarità di cui non si ha colpe è frustrante, in particolare se hai la macchina per vincere. Al di là di questo non si demoralizza e risale fino all’8° posto, cedendo il passo negli ultimi giri a causa delle gomme ormai finite.
Michael Schumacher 4
Sono solo 2 i punti che ha conquistato, decisamente troppo poco con una Mercedes che comunque è riuscita a vincere una gara. Il ritiro di oggi è solo colpa sua, perché se è vero che Senna ha zigzagato un po’ troppo, è anche vero che un veterano come lui si deve immaginare che un pilota in difesa può sempre frenare prima del previsto.
Red Bull 4
Dove sono i campioni del mondo? Dov’è quella vettura che doveva volare sulle piste che esaltano l’aerodinamica? La squadra è in emergenza, le modifiche sembrano non aver per niente migliorato la monoposto ed anche oggi sia Vettel che Webber hanno cambiato il muso a gara in corso, cosa alquanto strana per un team di questo calibro.