F1, Gp Russia: la presentazione

Pubblicato il 25 settembre 2018 alle 21:12:12
Categoria: Formula 1
Autore: Matteo Novembrini

Numeri, fredde cifre che possono far male, perchè quasi mai storpiano la realtà. Lo sa bene la Ferrari, alla quale fa male leggere le classifiche di oggi: Hamilton davanti a Vettel con 40 punti di vantaggio, Cavallino che insegue la Mercedes con 37 lunghezze di ritardo nel campionato Costruttori. Numeri, si, ma dolorosi.

La Mercedes è tornata al top? Monza e soprattutto Singapore hanno fatto pensare ad una inversione di tendenza, con i campioni del mondo in carica che al Marina Bay si sono dimostrati superiori in tutto (qualifica e passo gara). La superiorità della Ferrari sui circuiti cittadini non c'è più: la Rossa su tre circuiti tortuosi (Monaco, Budapest, Singapore) non ha mai vinto, mentre la Mercedes ha fatto suoi gli ultimi due appuntamenti tra questi tre. Per questo, la tappa di Sochi può sorridere nuovamente alle Frecce d'Argento: oltre alle stesse gomme del Marina Bay, il circuito russo è un cittadino con tante curve lente ed a 90°, anche se molto veloce per la presenza dei lunghi rettilinei che lo rendono un cittadino atipico, inoltre i campioni in carica vincono qui dal 2014, ovvero da quando si è venuti a correre su questo traccito. In più, la Mercedes potrà contare, presumibilmente, su Valtteri Bottas, di solito sempre molto a suo agio a Sochi, come dimostrato dal successo in terra russa lo scorso anno.

Ferrari, serve reagire Il Cavallino ha invece assolutamente di ritrovarsi, e vuole cominciare a farlo sin dalla Russia. Perdere ancora vorrebbe dire prendere un'altra mazzata sui sogni iridati, forse quella decisiva, sebbene in F1 mai dare nulla per scontato. In Russia la Ferrari ha le sue carte da giocare, visto che la SF71-H ha sempre dimostrato di avere un'ottima trazione, anche se la chiave, più che le caratteristiche di pista e macchina dovrebbe ritrovarsi nelle gomme: il Cavallino dovrà assolutamente sfruttare al meglio le Pirelli, specie la hypersoft e la ultrasoft, altrimenti rischia di soffrire di nuovo.

 

 

Il circuito Dopo vari tentativi andati a vuoto, e addirittura dopo 100 anni l'ultima gara corsa in terra russa datata 1914, nel 2014 la Russia è riuscita a debuttare ufficialmente in F1. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, le corse in Russia furono abbandonate e l'Unione Sovietica non ha mai puntato sull'automobilismo, nonostante un approccio negli anni '80 di Ecclestone, che poi virò sull'Ungheria. Quella che dopo così tanto tempo si è riusciti a costruire a Sochi è una pista molto lunga che misura 5.853 metri (è la terza più lunga del mondiale dopo Spa e Silverstone) e conta 19 curve. L'autodromo sorge al Sochi Olympic Park, il complesso che ospitò le Olimpiadi Invernali del 2014.

Albo d'oro La Mercedes è riuscita a far sue tutte e quattro le edizioni del Gp di Russia, e lo ha fatto con tre piloti diversi: nel 2014 e nel 2015 vinse Hamilton, nel 2016 Rosberg, lo scorso anno invece si è imposto Bottas.