F1, Gp Malesia: le pagelle

Pubblicato il 25 marzo 2012 alle 14:09:35
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

E’ stata la giornata delle gocce. Non solo quelle della pioggia, scesa in maniera consistente nei primi giri di gara a scombussolare le carte in tavola. Ma quelle di Andrea Stella, ingegnere di pista di Fernando Alonso, dopo una vittoria insperata, quelle di Peter Sauber, visibilmente commosso per l’ottimo 2° posto del suo giovane pilota Sergio Perez, e forse anche quelle di Stefano Domenicali, che con gli occhi lucidi ha cercato di nascondere la grande emozione che si scuoteva dentro di sé.

Tagliato il traguardo del Gp di Malesia, è come se fosse iniziato un nuovo campionato. McLaren, Red Bull e Mercedes sono sprofondate nel diluvio malese, mentre là davanti c’erano le inaspettate Ferrari e Sauber a giocarsi la vittoria, le vere dominatrici di questo week-end. Impeccabile Fernando Alonso, strabiliante Sergio Perez, che riporta la bandiera del Messico sul podio di una gara di Formula 1 a 41 anni dall’ultima volta. Inutile dirlo, per i ferraristi questo è stata forse la gara più emozionante da quando lo spagnolo è giunto a Maranello, perché questa splendida vittoria arriva in un momento difficile per la scuderia del Cavallino Rampante. Che in futuro, probabilmente, potrà contare anche su un talento come quello di Sergio Perez.

A Sepang, l’unica cosa che non ha funzionato, almeno sull’asciutto, è stata la monoposto. Tutto il resto è stato perfetto, o quasi. Infatti, Massa a parte, la squadra ha azzeccato ogni scelta strategica, richiamando Alonso ai box nei momenti giusti. Le soste, anch’esse impeccabili, hanno fatto ritornare gli uomini di Maranello i più temuti del lotto. Alonso, con la sua calma glaciale, ha gestito perfettamente la corsa, non commettendo alcun errore nel Gp più lungo del calendario. Tutto semplicemente fantastico.

Fernando Alonso 10
Una parola, che la squadra gli fa giustamente notare al traguardo: magico. Non ci sono altri aggettivi per descrivere la classe di Fernando Alonso in questa gara, meritatamente chiusa davanti a tutti con una vettura nettamente inferiore alle altre. E adesso, strano ma vero, è in testa al campionato.

Sergio Perez 10
Be’, che dire: chapeau. Le lacrime di Peter Sauber la dicono lunga sulla prestazione del giovane messicano. Giusta la scelta di cambiare subito le gomme, forse un giro di troppo con le intermedie, ma senza quell’errore a 5 giri dalla fine chissà come sarebbe andata a finire …

Bruno Senna 8,5
Stavolta, il nipote del compianto Ayrton onora il suo nome: dopo essere scivolato in ultima posizione, risale faticosamente la china sotto la pioggia, ottenendo con il 6° posto il miglior risultato della carriera.

Kimi Raikkonen 8
Sotto la pioggia ritrova lo smalto dei giorni migliori, e nonostante il via dalla 10° posizione, lotta come un leone fino al 5° posto, con la soddisfazione del giro più veloce.

Lewis Hamilton 5
Dov’è il mago della pioggia che conoscevamo? Stavolta al via mantiene la prima posizione, ma poi, con la pista bagnata, non tiene il ritmo di Alonso e Perez. Butta al vento un’altra ghiotta occasione.

Sebastian Vettel 4
Vedi la voce “Hamilton”. Non c’è traccia della classe che aveva sempre mostrato sul bagnato, e con una vettura “normale” torna sul pianeta Terra. I giorni del dominio Red Bull sono finiti, adesso c’è da rimboccarsi le maniche.

Narain Karthikeyan 2
Ok, cerca e trova il momento di notorietà non cambiando le gomme nei primi giri e risalendo fino al 10° posto. Ma poi che credeva di fare? Prova stupidamente a resistere agli attacchi delle vetture più veloci, rovinando le gare di Button e Vettel. La Ferrari lo ringrazierà.

Ferrari 9
Il voto è alla squadra, nel complesso. Strategie giuste, pit-stop velocissimi ed una grande voglia di vincere. Alonso è la Ferrari, e la Ferrari è Alonso. Massa sembra sempre più un estraneo, e con un Perez così, il posto del brasiliano inizia veramente a vacillare.

Williams 7,5
Dopo un anno di pura sofferenza, la squadra di sir Frank è riuscita a raddrizzare la situazione, come testimoniano queste prime due gare. Senna è ottimo 6°, peccato per Maldonado che, come in Australia, vede sfumare la zona punti (problema al motore) negli ultimi chilometri.

Mercedes 4
Dal punto di vista prestazionale, la W03 è buona, ma porta con sé i problemi della vettura dello scorso anno: il degrado delle gomme. Un punto in due gare è chiaramente deludente, se come dice Norbert Haug “l’obbiettivo è essere la terza forza”.