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Rivivi le emozioni del Gp di Giappone
E' sempre Sebastian Vettel. Anche quando parte male, anche quando compie qualche errore, il tedesco risulta comunque troppo forte per gli avversari. A Suzuka, nel Gp del Giappone, il tedesco della Red Bull vince con un'ottima strategia davanti al compagno Webber, bravo a sorpassare nel finale l'ottimo Grosjean. Alonso limita i danni, giunge ai piedi del podio e guadagna punti preziosi su Hamilton (ritirato in avvio) per la seconda posizione Mondiale. E proprio a proposito di Mondiale, con un quinto posto in India tra quindici giorni Vettel può laurearsi campione per la quarta volta consecutiva.
E pensare che il tedesco, che scattava dalla seconda posizione, era anche partito malissimo: con uno scatto fulmineo Grosjean si ritrova in testa alla prima curva, Vettel tocca Hamilton e gli buca una gomma, costringendo il britannico al ritiro. Alonso non parte alla grande, dopo il gioco delle soste si ritrova addirittura ottavo ma ingaggia un bel duello con il compagno di squadra Massa e lo sorpassa; nel frattempo i primi tre scappano. Davanti Vettel e Grosjean vanno per le due soste, Webber potrebbe vincere ma la Red Bull per lui sceglie tre fermate ai box e alla fine l'australiano deve accontentarsi della seconda posizione: è grandiosa invece la strategia di Vettel che dopo il secondo pit stop passa con una facilità disarmante il francese della Lotus e conquista la nona vittoria dell'anno: belli anche i sorpassi di Webber su Grosjean e Raikkonen su Hulkenberg a due giri dal termine. Dietro un grande Alonso lotta con gli avversari, passa Hulkenberg a dieci giri dalla fine e conquista una preziosa quarta posizione. Quinto Kimi Raikkonen, solo decimo un deludente Felipe Massa.
Appuntamento dunque il 27 ottobre in India, dove Sebastian Vettel potrebbe già concretizzare il suo dominio: basterà infatti la quinta posizione per conquistare il quarto Mondiale consecutivo con 3 gare d'anticipo. La Red Bull dimostra per l'ennesima volta di poter fare ciò che vuole in pista, la Ferrari arranca e arriva davanti a Raikkonen e alle Sauber solo grazie all'intelligenza di Alonso. Ma a Maranello c'è davvero tanto da riflettere: 90 punti di distacco dal tedesco sono un boccone davvero amaro da digerire.