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Le pagelle del Gran Premio del Giappone. Guarda la fotogallery
E’ un mondiale che si complica maledettamente, nel momento più importante della stagione. Alla fine di questo 2012 mancano adesso solo 5 gare, e la Ferrari si ritrova con soli 4 punti di vantaggio su un Vettel che sembra essere tornato il dominatore degli ultimi due anni. Alonso è uscito subito dalla scena, una scena che comunque difficilmente lo avrebbe potuto vedere al pari con Sebastian, ma che almeno gli avrebbe potuto dare quei punti che a fine anno faranno la differenza. Il rammarico della Ferrari è amplificato da un ottimo secondo posto di Felipe Massa, il più veloce in pista dopo la Red Bull, che ha confermato come la F2012 in assetto gara si comportasse davvero molto bene. Mancano però quegli sviluppi che permetterebbero alla squadra di Maranello di lottare per la vittoria, perché adesso non si può più pensare ai piazzamenti. Si deve vincere.
Chi vince in largo e in lungo è invece Sebastian Vettel, che riapre un mondiale che a questo punto prende la via di Milton Keynes. Vero che Seb è ancora dietro, ma in due gare il distacco è sceso da 39 a 4 punti e visto le prestazioni della Red Bull, il terzo alloro per il tedesco è molto più che un semplice sogno. La Rb8 è tornata a volare come le due vetture che l’hanno preceduta, ed a Suzuka Seb sembrava il dominatore dello scorso anno: pole position, vittoria, giro più veloce e gara tutta in testa dal primo all’ultimo giro. E soprattutto, con nessuno che dopo la partenza è riuscito a vederlo. Complice un passo ed una velocità che lo rendono il primo candidato al titolo 2012.
Nella giornata della delusione Ferrari e del dominio di Vettel, si ritaglia un grande spazio anche Kamui Kobayashi, al primo podio in carriera proprio nella sua pista di casa. Gara splendida dell’arrembante giapponese che dopo una bellissima qualifica si è confermato in gara, partendo benissimo per poi correre con il coltello tra i denti per tutti i 53 giri della corsa. Un po’ di tensione nelle ultime tornate per via di un Button che si avvicinava sempre più ma che non è stato in grado con una McLaren sottotono di passare la Sauber, che trionfalmente chiudeva in terza posizione. E poi l’apoteosi: bandiere giapponesi al vento per salutare il beniamino di casa, che meritatamente sul podio andava a prendersi l’applauso di un autodromo intero. Belle scene, che danno una bella immagine di un paese che da quando ha ospitato la F1 ha sempre dimostrato il suo amore verso questo sport.
Sebastian Vettel 10
Con una Red Bull imprendibile fa il grande slam: pole, vittoria, giro veloce e gara tutta in testa. Ma soprattutto guadagna 25 punti che lo riportano a sole quattro lunghezze da Alonso. E se la Ferrari non si sveglia, il terzo titolo potrebbe diventare una formalità.
Felipe Massa 9
Senza dubbio la miglior gara della stagione, che lo riporta sul podio a circa due anni dall’ultima volta. Doveva mettersi i rivali di Alonso dietro e lo fa, a parte Vettel che era impensabile raggiungere. Si assicura probabilmente la riconferma per il 2013.
Kamui Kobayashi 9
“Kamikaze” Kobayashi ottiene un meritatissimo podio nella pista di casa, il primo della carriera. Il pubblico gli dà una spinta in più e sul podio lui ricambia con qualche frase in giapponese, ricevendo tutto l’affetto che il Giappone gli ha sempre dato.
Mark Webber 7
Non è certo la gara che si aspettava, ma Grosjean lo butta fuori al via e lui non può farci niente. Risale testardamente dal fondo della classifica, ma un 9° posto quando il tuo compagno domina non può renderti felice. Dovrà rassegnarsi e mettersi al servizio di Vettel.
Lewis Hamilton 5
La squadra lo specifica nel comunicato: la scelta di assetto delle qualifiche è sua. Quindi non ha niente da rinfacciare al team se chiude al 5° posto. Prende la paga da Button, e soprattutto si rende conto che la Red Bull ha superato la McLaren. Rischia di sgusciare fuori dalla lotta per il titolo.
Romain Grosjean 4
Ma non lo ha ancora capito? L’illusione di vederlo come un pilota maturo dura solo una gara. Dopo Singapore, in Giappone torna a creare scompiglio al via, speronando Webber e rimediando uno “stop and go” di 10”. Quello che però ci rimette più di tutti è lui, perché getta via il grande talento che ha.
Sergio Perez 4
Le sirene McLaren forse lo esaltano troppo, e la foga nel passare Hamilton (che sostituirà proprio in McLaren) lo fa andare fuori. Poteva ottenere un grande risultato, invece commette un errore che lo mette fuori gara. Errore che, l’anno prossimo in McLaren, non potrà essere tollerato.
Fernando Alonso s.v (senza voto)
Visto il passo di Massa, il rammarico è ancora più grande. Perde di colpo 25 punti da Vettel senza poter far nulla, anche se forse al via si allarga troppo a sinistra. Raikkonen è stato la sua bestia nera del week-end, che lo ha rallentato nel giro veloce in qualifica e gli provoca la foratura. Però lo sa bene: la Ferrari deve migliorare.