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Adesso si fa veramente dura per Fernando Alonso. La rincorsa di Sebastian Vettel si è conclusa sulla pista di Yeongam e ora è il tedesco campione del mondo in carica a guardare tutti dall’alto della classifica. Merito di una Red Bull stratosferica, merito di un pilota che quando è in testa alla gara si dimostra imbattibile. Merito soprattutto di un progettista, Adrian Newey, che continua a produrre le migliori vetture del lotto da tre anni a questa parte e che adesso vede all’orizzonte altri due titoli da portare a casa con le sue “creature”.
La gara in Corea ha riportato Sebastian Vettel in testa alla classifica a scapito di un Fernando Alonso che niente ha potuto contro un binomio chiaramente superiore. Fernando non è riuscito ad andare oltre la terza posizione, perdendo 10 punti che lo vedono scendere al secondo posto in graduatoria. La leadership che durava dal Gp di Valencia si è interrotta, e per riportare a Maranello il titolo servirà una specie di miracolo. Tradotto, un netto miglioramento sulla vettura, che ormai a parte piccolissime modifiche o vari adattamenti è praticamente la stessa da un bel po’ di gare. Il secondo posto nel Costruttori è solo una magrissima consolazione. Alonso ha fiducia nella squadra, “Loro hanno la miglior macchina, noi la miglior squadra”, il commento a caldo dopo le qualifiche, ma adesso è anche l’ora che la squadra ripaghi questa fiducia.
Dopo Yeongam, mancano solo quattro gare alla fine della stagione più lunga della storia. Un finale che adesso vede la Red Bull grande favorita e soprattutto solo due piloti in lotta per il Mondiale. Raikkonen, ancora alla ricerca della prima affermazione stagionale, non è una variabile credibile, Hamilton è troppo lontano (65 punti il suo ritardo) e Webber ormai sarà relegato al ruolo di comprimario all’interno della squadra. La situazione attuale ci spinge a vedere in Vettel il grande favorito, a scapito di un sogno ferrarista che ancora una volta rischia di infrangersi sul più bello.
Sebastian Vettel 10
Non fa la pole, ma questo gli interessa relativamente. Impiega una curva per chiarire le gerarchie di squadra e far capire a Webber chi è il numero uno in Red Bull. Da quel momento corre in solitario e la sua unica preoccupazione è la gestione delle gomme.
Mark Webber 8
Fa il giro più veloce, ma partiva dalla pole e non riesce mai a star dietro a Vettel. Poteva essere la gara del suo riscatto, ma così toglie alla squadra anche l’imbarazzante momento in cui dare l’ordine di scuderia. Anche per quest’anno, il titolo è andato.
Felipe Massa 8
Avesse corso così da inizio anno, adesso la Ferrari potrebbe provare a giocarsi il Costruttori. Molto incisivo, parte 6° e chiude due posizioni più avanti, dovendo accodarsi al suo caposquadra. La riconferma è vicina, deve continuare così.
Fernando Alonso 7,5
Un mezzo punto in meno di Felipe perché forse stavolta il compagno avrebbe potuto attaccarlo. Felipe dietro di lui era più veloce nell’ultimo stint, ma ovviamente la logica di squadra lo fa restare dietro. Vorrebbe una Ferrari più competitiva, e se la meriterebbe.
Toro Rosso 7
Un ottavo e nono posto che danno morale, anche se ormai è troppo tardi per impensierire la Williams nel Costruttori. Entrambi i piloti partivano dietro, ma sia Vergne che Ricciardo sono veloci in gara e risalgono la classifica. Lo sviluppo sulla Str7 è però arrivato troppo tardi.
Lewis Hamilton 7
Molto sfortunato. Al via si fa passare da Alonso, poi però deve vedersela con un problema di bilanciamento, l’usura delle gomme ed un pezzo di erba sintetica che gli si attacca sulle fiancate. Chiude decimo, salutando qualsiasi speranza mondiale.
Kamui Kobayashi 4
L’eroe di Suzuka torna il kamikaze di una volta, buttando fuori due vetture in un colpo solo. Alla curva 3 sperona Button e Rosberg compromettendo la sua gara, che dura meno di venti giri. Cerca la riconferma in Sauber, ma per ottenerla dovrebbe essere più costante.
Commissari 2
Va bene che il punto non era molto agevole, ma come si fa a tenere in pista una vettura e sventolare le bandiere gialle per 8 giri, proprio nell’unico punto vero per provare i sorpassi? A Montecarlo, dove i commissari sono in grado di far sparire le vetture in men che non si dica, questa situazione non si sarebbe creata.
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