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Formula Uno: il film del Mondiale 2011

Pubblicato il 27 novembre 2011 alle 19:55:16
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

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"Ci sono cose che non si possono comprare", dice la pubblicità di una nota carta di credito. Una di queste cose è il talento. In particolare, uno come quello di Sebastian Vettel. Un talento che gli è stato donato da Dio, dalla natura, o forse più semplicemente da mamma e papà, che in una stagione fantastica come è stata quella del 2011 gli ha permesso di conquistare 11 vittorie, 17 podi, 15 pole position (record assoluto), 3 giri veloci e 392 punti, risultati con i quali non si può far altro che laurearsi campioni del mondo.

Vettel, un avvio stratosferico
La stagione 2011, a causa della cancellazione del Gran Premio del Bahrain, scatta il 27 marzo sul circuito di Melbourne, in Australia. Vettel fa subito la voce grossa, conquistando pole e vittoria davanti a Hamilton e a un sorprendente Petrov, terzo con la Renault. Male invece le Ferrari, con Alonso quarto e Massa solo settimo. In Malesia il tedesco si ripete, mentre in Cina è costretto ad arrendersi a uno scatenato Hamilton, che lo passa proprio negli ultimi giri. A Istanbul le Red Bull tornano a dominare con Vettel che vince davanti al compagno Webber e a Fernando Alonso, alle prese con una stagione difficile segnata dalle carenze tecniche della 150 Italia. In questa fase di campionato Vettel sembra inarrestabile, tanto che fa suoi anche i due successivi appuntamenti, quelli di Spagna e Montecarlo.

Una piccola speranza di rimonta
Con l’arrivo dell’estate, il campione del mondo 2010 allenta un po' la presa, conquistando una sola vittoria in cinque gare. In Canada, in una corsa pazza segnata dalla pioggia, va in testacoda all’ultimo giro regalando la vittoria a Button, tornando però a vincere due settimane dopo a Valencia. In Inghilterra arriva l’unica vittoria stagionale della Ferrari con uno stratosferico Alonso, mentre le successive due gare vedono le McLaren davanti a tutti: Hamilton trionfa in Germania, mentre Button fa sua la corsa di Budapest.

Un altro allungo prima del titolo
Dopo il mese di sosta tra Ungheria e Belgio, Vettel si presenta però a Spa più in forma che mai, vincendo il Gran Premio in maniera autoritaria per poi ripetersi a Monza e Singapore. Quindi, in Giappone, conclude l’opera giungendo terzo nella gara vinta da Button e conquistando il secondo titolo consecutivo. In Corea, sul circuito di Yeongam, la Red Bull conquistando anche il Campionato Costruttori, giunto grazie all’ennesima vittoria di Vettel e al terzo posto di Webber. Il tedesco trionfa anche nella prima edizione del Gran Premio d’India, prima di cogliere il primo "zero" in casella a causa del ritiro ad Abu Dhabi. Con il dominatore fuori dai giochi, la corsa diviene un affare tra Hamilton e Alonso, con l’inglese che riesce a tornare sul gradino più alto del podio a sette gare dall’ultima volta. La stagione si chiude quindi in Brasile, dove Webber coglie la prima affermazione stagionale davanti a Vettel, per tutta la gara alle prese con problemi al cambio. Per la Ferrari, invece, ecco la beffa: Alonso, con il quarto posto ottenuto davanti a Massa, perde anche la terza piazza in classifica generale ai danni di Webber, a conferma di un’annata davvero da dimenticare per il Cavallino rampante.

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