"E' stato bello tornare a Maranello dopo la vittoria di domenica sera. In aereo ripensavo alla gara e facevo fatica a crederci". Fernando Alonso torna sulla sua vittoria nel Gp di Malesia, seconda gara del Mondiale 2012 di F1. "Arrivato qui, ho visto che c'era il sorriso sui volti della nostra gente - scrive il pilota spagnolo nel suo blog personale sul sito della Ferrari - e mi ha fatto molto piacere vedere quanta voglia c'è di lavorare per migliorare la macchina nel più breve tempo possibile".
"Durante la corsa - continua Alonso - ho cominciato a pensare che ce la potevo fare soltanto dopo l'ultimo pit-stop. Con le intermedie cercavo di guadagnare il più possibile ma sapevo che, con la pista che si asciugava e con la possibilità sempre più concreta di passare alle gomme da asciutto tutto poteva cambiare".
Il due volte campione del mondo confessa di non essersi preoccupato più di tanto per la rimonta di Perez, che con la sua Sauber ha tallonato a lungo lo spagnolo. "Dopo la sosta vedevo che Perez andava velocissimo e ci metteva molta pressione - ammette Alonso - ma sapevo che comunque c'era una sola traiettoria asciutta, larga non più di due metri: anche se mi fosse arrivato in scia il sorpasso non sarebbe stato facile e speravo che avrei potuto difendermi fino alla fine".
Nonostante il successo in Malesia e il primato nella classifica piloti, il pilota asturiano non nasconde le difficoltà in casa Ferrari. "Questo inizio di campionato non è stato come volevamo e c'è tanto, tanto da fare. Però - aggiunge Alonso - non molliamo ed è una delle caratteristiche che ho sempre ammirato della Ferrari. Le prossime due gare le correremo ancora in difesa, non ci sono dubbi. Finché non dimostreremo di essere competitivi e di poter lottare costantemente per il podio o per la vittoria dovremo cercare di limitare i danni, non possiamo fare altrimenti".
