Europei 2008: il cammino dell'Italia

Pubblicato il 4 giugno 2012 alle 16:00:05
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

Edizione: 2008
Paese ospitante: Austria e Svizzera
Piazzamento: eliminata ai quarti dalla Spagna
Cammino nelle qualificazioni: la Nazionale italiana vince il Gruppo B con 29 punti, piazzandosi davanti alla Francia, qualificata come seconda a quota 26. A Parigi i “cugini” transalpini si prendono un piccola rivincita post-mondiale: il 6 settembre 2006 lo scontro diretto finisce 3-1, mentre un anno dopo a San Siro (era l’8 settembre 2007) il match si chiude sullo 0-0.

IL RACCONTO DELLA FASE FINALE

Italia, Romania, Olanda e di nuovo la Francia: è il Girone C, definito “il gruppo della morte” alla vigilia di Euro 2008. Gli azzurri arrivano alla kermesse continentale da campioni del mondo, dopo lo straordinario successo in Germania nel 2006. Il commissario tecnico è Roberto Donadoni, subentrato dopo l’addio di Marcello Lippi. La spedizione non parte sotto una buona stella: l’Italia perde il suo capitano Fabio Cannavaro, infortunatosi al primo allenamento in Austria e sostituito da Gamberini. Fra i convocati ci sono Cassano, Del Piero e Di Natale (rilanciato dal tecnico lombardo), mentre Inzaghi rimane out. La partita d’esordio è un montante ben assestato agli azzurri: l’Olanda di Marco Van Basten si abbatte sull’Italia vincendo per 3-0 grazie ai gol di Van Nistelrooy, Sneijder e all’autorete di Zambrotta. Seguono critiche e polemiche fino al match con la Romania: Mutu gela gli azzurri, Panucci ci mette una pezza per l’1-1 finale. Così ci si gioca il tutto per tutto ancora contro la Francia: un rigore di Pirlo apre la gara, De Rossi la chiude nella ripresa siglando il 2-0 e mandando di nuovo all’inferno i “cugini”. I “tulipani” chiudono a punteggio pieno, l’Italia passa con 4 punti. Nei quarti l’avversario è il più temibile, da affrontare senza gli squalificati Pirlo e Gattuso: la Spagna di Luis Aragones, che può schierare una parata di stelle, da Iniesta a Fabregas, passando per Fernando Torres, Xavi e il capocannoniere del torneo Villa. Gli spagnoli fanno la gara, andando più volte vicini al gol: servono ottimi Buffon e Chiellini per tenere lo 0-0, che regge fino al termine dei supplementari. Si decide il passaggio del turno dagli undici metri: sbagliano dal dischetto De Rossi e Guiza, quindi l’errore decisivo è di Di Natale. Italia eliminata, Spagna in semifinale. È il trampolino di lancio per le furie rosse, che in seguito vinceranno l’Europeo ripetendosi due anni dopo con il trionfo mondiale in Sudafrica. Resta il rammarico per l’eliminazione ai rigori: l’Italia è l’unica squadra a non essere stata sconfitta dalla Spagna ad Euro 2008.

I PROTAGONISTI

Gianluigi Buffon
Ruolo: Portiere
In Nazionale: 113 presenze

Numero uno della Juventus e della Nazionale, campione del Mondo in Germania. Si presenta a Euro 2008 da capitano, complice l’infortunio dell’ultim’ora di Cannavaro. Staordinario nel match contro la Romania, quando ad una manciata di minuti dal fischio finale neutralizza un rigore di Mutu, concesso per fallo di Panucci su Niculae, tenendo accese le speranze di qualificazione. Ai quarti, nella lotteria dei rigori contro la Spagna riesce ad ipnotizzare Guiza, respingendo la sua conclusione dal dischetto e vanificando l’errore di De Rossi. Sarà però tutto inutile. Al termine della rassegna l’Uefa lo inserisce nella rosa dei 23 della squadra ideale di Euro 2008 (unico italiano presente). Il migliore della spedizione azzurra.


Antonio Cassano
Ruolo: Attaccante
In Nazionale: 28 presenze e 9 reti

Il Pibe di Bari è reduce da un’ottima stagione con la Sampdoria, macchiata però dall’assurda sceneggiata con l’arbitro Pierpaoli in Sampdoria-Torino, che gli costò cinque giornate di squalifica. Si guadagna comunque in extremis la fiducia di Donadoni, che lo convoca a sorpresa per Euro 2008. Nel disastro contro l’Olanda entra per Camoranesi, mentre con la Romania sostituisce Perrotta a gara in corso, senza incidere. Donadoni si affida a lui contro la Francia schierandolo dal primo minuto in coppia con Toni: prestazione brillante, condita da velocità e belle giocate. Anche con la Spagna parte titolare: Cassano gioca bene, ad alti ritmi, senza però trovare la stoccata vincente.


Daniele De Rossi
Ruolo: Centrocampista
In Nazionale: 71 presenze e 10 reti

Croce e delizia al Mondiale in Sudafrica (espulsione con gli States e rigore segnato con la Francia), protagonista e pilastro ad Euro 2008: Donadoni per la debacle olandese lo lascia in panchina, preferendo il trio rossonero Pirlo-Gattuso-Ambrosini. Torna titolare con Romania, Francia e Spagna. Proprio contro i Bleus di Domenech va a segno con una punizione deviata da Henry e risulta uno dei migliori in campo, surclassando i centrocampisti francesi. Questa volta dal dischetto tradisce: suo il primo errore nella serie contro le Furie Rosse. De Rossi tenta un penalty-replica di quello calciato a Berlino: copia non conforme all’originale, Casillas c’è.


Antonio Di Natale
Ruolo: Attaccante
In Nazionale: 36 presenze e 10 reti

La scommessa di Donadoni ci mette la faccia in questa travagliata spedizione: solo un guizzo contro l’Olanda, poi naufraga in panchina senza mettere più piede in campo nelle restanti gare del girone. La fiducia del tecnico per l’attaccante friulano però non è mutata: dentro con la Spagna, ad un quarto d’ora dal termine dei tempi regolamentari. Il rigore decisivo è il suo: la favola di Grosso è unica e inimitabile, Totò sbaglia e le lacrime che finiscono sulle copertine dei giornali del giorno seguente sono le sue. Saprà rifarsi con oltre cento gol con la maglia dell’Udinese nelle ultime quattro stagioni.


Andrea Pirlo
Ruolo: Centrocampista
In Nazionale: 82 presenze e 9 reti

Un altro dei campioni del Mondo presenti, a lui, come sempre, sono affidate le chiavi del centrocampo: suona la carica su rigore aprendo le marcature contro la Francia. Poi arriva un pesantissimo cartellino giallo: l’attuale juventino stende Benzema ed ecco l’ammonizione. Finisce qui l’Europeo di Pirlo, costretto a saltare per squalifica il quarto di finale contro la Spagna, così come Gattuso. Inutile dire che l’assenza è la più pesante che ci possa essere.