Europa, spezzato il tabù: la grande Italia è tornata

Pubblicato il 27 febbraio 2015 alle 09:36:28
Categoria: Notizie Champions League
Autore: Redazione Datasport.it

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L'Italia s'è desta. All'indomani del giovedì di Europa League il Belpaese si sveglia e ritrova l'orgoglio di un movimento calcistico che da anni viene criticato per le brutte figure continentali. In tre giorni, tra andata degli ottavi di Champions e ritorno dei sedicesimi di Europa League, sono arrivate sei vittorie in altrettante gare. Un filotto importantissimo in ottica ranking: nessuna nazione ha fatto meglio, solo la Spagna regge il passo.

E allora ecco il dato relativo ai coefficienti Uefa. I successi di Juventus (che deve ancora completare l'opera nel ritorno a Dortmund), Roma, Napoli, Fiorentina, Inter e Torino fanno schizzare l'Italia a 13,8 per quanto riguarda il dato relativo alla stagione 2014/2015. Solo la Spagna ci sta davanti: 14,6 con 3 squadre in Champions e 2 (Siviglia e Villarreal) approdate agli ottavi di Europa League. Superate la Germania, che con 13,5 punti stagionali (4 squadre in Champions e 1 in Europa League) punta il secondo posto e soprattutto l'Inghilterra.

L'Inghilterra, appunto. Da anni ormai la Premier fatica enormemente in terra straniera, anche se oltremanica (e non solo) in molti fanno finta di nulla. Il ranking stagionale, nonostante le sette squadre iscritte alle competizioni continentali, è un mezzo disastro: 12,8, con il solo Everton qualificato agli ottavi di Europa League. Il Chelsea ha le sue buone possibilità contro il Psg (1-1 al Parco dei Principi), l'Arsenal è quasi fuori e nel Principato di Monaco dovrà cercare l'impresa, per non parlare del Manchester City sconfitto in casa dal Barcellona. Ma le vere delusioni arrivano dal Tottenham, fatto fuori dalla Fiorentina, e soprattutto dal Liverpool, retrocesso dalla Champions e subito eliminato dal Besiktas. Il Liverpool di Mario Balotelli, unico italiano triste dopo una settimana da leoni per il tricolore.

                                                                                                                    Alessio De Monte (Twitter @alegiemo)