Euro 2016: Francia e Germania, non potete fallire

Pubblicato il 26 giugno 2016 alle 09:05:00
Categoria: Europei 2016
Autore: Redazione Datasport.it

In attesa di Italia-Spagna, in programma lunedì alle 18, il programma domenicale degli ottavi di finale di Euro 2016 mette in vetrina tre big del torneo, tre potenziali campioni: Francia, Germania e Belgio. I transalpini padroni di casa sfidano alle 15 l'Irlanda reduce dal successo sugli azzurri, alle 18 i tedeschi se la vedranno con la Slovacchia di Hamsik mentre alle 21 i Diavoli Rossi rischiano con l'Ungheria.

Alle 15 a Lione la Francia di Deschamps sfida l'Irlanda. I Bleus, primi nel girone A, non hanno convinto del tutto nella prima fase con due vittorie sofferte su Romania e Albania, e il pari con la Svizzera, e devono fare attenzione contro un Eire modesto tecnicamente ma dotato di aggressività, fisico e orgoglio come mostrato nel match vinto 1-0 a Lille contro l'Italia. La Francia spera finalmente in una gara di livello delle stelle Pogba e Griezmann: arbitra Nicola Rizzoli.

Alle 18 a Lille la Germania affronta la Slovacchia. I tedeschi, campioni del mondo in carica e forti candidati ad arrivare fino in fondo, hanno mantenuto la porta inviolata nella prima fase ma non hanno brillato, mettendo soprattutto in evidenza uno scarso feeling col gol (solo 3 reti a fronte di tantissime occasioni create). Gli slovacchi sono passati come una delle migliori terze grazie al successo sulla Russia e al pari con l'Inghilterra e come al solito si affidano all'organizzazione difensiva e alle invenzioni della stella Marek Hamsik.

Chiude il programma la sfida di Tolosa delle 21 tra Ungheria e Belgio. I magiari sono la più grossa sorpresa del torneo, sono passati come primi nel gruppo F davanti a Islanda e Portogallo e sono ancora imbattuti. I Diavoli Rossi, partiti tra le favorite, sono usciti ridimensionati dalla sconfitta al debutto con l'Italia ma poi hanno battuto Irlanda e Svezia ritrovando un po' di autostima. Nainggolan e compagni non vogliono fermarsi anche se non possono permettersi di sottovalutare un'Ungheria tutt'altro che arrendevole.