Continua a far scalpore il test condotto dalla European Consumer Organisation sulle sostanze chimiche contenute nelle maglie delle nazionali presenti agli Europei in Polonia e Ucraina. I risultati emersi dal test parlano di sostanze nocive per l'uomo presenti in alcune delle nove casacche analizzate (Italia, Francia, Germania, Portogallo, Olanda, Spagna, Russia, Ucraina e Polonia).
In particolare, sei maglie su nove contengono tracce di piombo: sono quelle di Italia (Puma), Francia (Nike), Germania (Adidas), Spagna (Adidas), Russia (Adidas) e Ucraina (Adidas). Piccole quantità di nichel sono invece state individuate nelle divise di Portogallo e Olanda (entrambe Nike), ma tutte le otto maglie citate rientrano nei limiti previsti dalla legge in tema di sostanze chimiche potenzialmente nocive. Tra le nove maglie analizzate, l'unica che non rispetta gli standard di legge è quella della Polonia (Nike), paese ospitante di questo Europeo insieme all'Ucraina. Secondo l'organizzazione dei consumatori, la divisa dei polacchi contiene un composto organostannico utilizzato per limitare l'odore di sudore, che potrebbe causare problemi al sistema nervoso.
Per ciò che riguarda la maglia azzurra, la Puma ha immediatamente condotto test chimici presso un laboratorio indipendente e certificato, e ha tempestivamente rilasciato un comunicato ufficiale per smentire la presenza di sostanze nocive nelle proprie divise. I risultati degli esami hanno dimostrato che la maglia degli azzurri è conforme alle regolamentazioni locali e internazionali, e che le sostanze in esse contenute rispettano a pieno gli standard determinati dalla "lista di sostanze proibite" stilata dalla Puma stessa. I test hanno poi dato esito negativo in merito alle presunte tracce di grafite presenti nelle casacche italiane. L'azienda che produce per la Puma le maglie della nazionale italiana detiene inoltre un certificato OEKO-TEX 100 che rispetta i rigidi standard Oeko-Tex, garantendo la piena conformità alle norme internazionali.