Sembravano predestinati: Inler e il Napoli, promessi sposi. La non esultanza dopo il gol al San Paolo, qualcuno che aveva fatto filosofia, della serie: “Avete visto? Gokhan vuole il Napoli”. Macché, invenzioni. Hanno parlato di incontri decisivi, di accordo tra le due società. E quest’ultimo aspetto corrisponde al vero. Ma se non hai l’intesa con il diretto interessato, tutto il resto conta quanto il due di briscola.
L’uscita del suo procuratore era chiara: da ieri si parla di Inler vicino alla Juve, se il manager ha parlato è perché la Juve offre di più. Circa due milioni rispetto al tetto di De Laurentiis. E quel tetto può costare caro. Nel senso che oggi Inler ha scelto la Juve, com’era abbastanza chiaro fin da ieri sera, pur non essendoci l’accordo tra i club friulano e Marotta. Ma se questa è la premessa, la Juve balza in pole.
Esattamente come balzò in pole la Roma la scorsa estate per Borriello: c’era l’accordo tra Juve e Milan, poi l’attaccante scelse la Capitale. Quando il diretto interessato sceglie, è in una posizione privilegiata. Come può il Napoli rimediare? In qualche modo deve cercare di farlo. Altrimenti sarebbe una disfatta più che un voltafaccia: il Napoli tratta Inler da oltre un anno. Se la Juve glielo portasse via in tre o quattro giorni, cosa racconterebbero De Laurentiis e Bigon?