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Villas Boas, ancora tu. Ma non dovevamo risentirci più? Non avevano detto che dal Porto non saresti andato via, che quella clausola rescissoria alta (quindici milioni) avrebbe soffocato il tentativo anche dei club più prestigiosi? Hai vinto tutto: campionato, Europa League e Coppa di Portogallo. Hai portato a casa un mare di trofei, hai ordinato di blindare i gioielli e nessuno finora è andato via, malgrado mille tentazioni e numerose proposte. Da Fernando a Rolando, passando per i famigerati Hulk e Falcao, quelli che aprono in due le difese e che le spaccano con intuizioni geniali.
L’Inter vivrà un week-end di profonda riflessione. E’ un bivio, Moratti lo sa. Fare un grande investimento, pagare la clausola e assicurarsi Special Two significa rinunciare a Guardiola. E proprio Pep resta il sogno segreto, forse più di un sogno, di Moratti per la primavera-estate 2012 quando si libererà dal Barcellona e potrebbe decidere di accettare la proposta nerazzurra. Se Moratti decidesse di pagare la clausola e di sottoporre un succoso e faraonico pluriennale al pirotecnico Villas Boas, l’amico (siamo sicuri?) di Mourinho, sarebbe svolta e in linea di massimo addio a qualsiasi ipotesi di acciuffare Guardiola. L’Inter ci pensa, riflette, sa che la spesa sarebbe enorme e che occorrerebbe patteggiare con il Porto e portar via un gioiello (Falcao?). A prezzo superiore rispetto alla già mega-valutazione, semplicemente perché dovrebbe assorbire anche la famosa clausola.
Villas Boas è il piano A. E all’interno di questo piano A ci sarebbe Fabio Capello, un vecchio pallino se non fosse per il particolare che diventa complicato – almeno sulla carta – liberarlo dall’Inghilterra nell’anno che conduce all’epilogo degli Europei. Ci sarebbe anche Hiddink, ma è un promesso sposo del Chelsea, a meno che Abramovich non decida di scendere in campo per il rampante che piace a Moratti.
Il piano B, non si offenda, comprende Sinisa Mihajlovic. Ieri si è sparsa la voce di un no ufficiale della Fiorentina, ma non è arrivato. Semplicemente l’Inter non ha forzato, vuole conoscere i margini per arrivare all’Artista. Se non ci riuscisse, tornerebbe su Sinisa, proponendogli magari un biennale e a quel punto non dimenticando l’uscita di sicurezza – in prospettiva – chiamata Guardiola. Più defilati per ora gli altri (Gasperini in testa), né si può immaginare che la Fiorentina negherebbe Mihajlovic nel caso in cui Moratti decidesse di affondare.
Villas Boas, ancora tu. I tifosi dell’Inter vogliono te. Sapessi come sarebbe strano, un giorno a Milano: da Special One a Special Two.