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Editoriale: Roma, tutela Sabatini

Pubblicato il 19 giugno 2011 alle 10:50:06
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

Walter Sabatini è in movimento da settimane, da mesi, per costruire la nuova Roma. Lo fa con una passione straordinaria, dorme tre o quattro ore a notte, uno stakanovista. Fuma tre o quattro pacchetti di sigarette, chiedendo addirittura clemenza in conferenza stampa quando sarebbe vietatissimo. Ma questo è un altro discorso. Sabatini è un pastore tedesco sempre sguinzagliato, cacciatore di talenti, uno che pensa con quindici giorni di anticipo cosa fare quindici giorni dopo. In coppia con Franco Baldini, per il momento legato alla Federazione inglese ma presto libero di essere giallorosso, può produrre ottime cose. Però, c’è un però che fa la differenza.

Le notizie di un probabile slittamento del passaggio di consegne da Unicredit al gruppo rappresentato da DiBenedetto non sono un inno all’ottimismo. Come se non fossero bastati gli enormi problemi tecnici degli ultimi mesi, l’ennesimo intoppo metterebbe la Roma in una situazione complicata e difficile da gestire. Perché Sabatini è operativo da sempre e ora ha bisogno di entrare in azione per chiudere le trattative che ha impostato. Come vi abbiamo anticipato tantissime settimane fa, il budget non sarà superiore ai 40 milioni. Il resto verrà da eventuali cessioni, liberandosi di ingaggi particolarmente onerosi, come quello del portiere Doni.

Ieri sera ho ricevuto una telefonata dalla stessa persona che mi aveva soffiato la notizia del trasferimento, ormai ben impostato, di Ricky Alvarez alla Roma. Stiamo parlando di un trequartista del Velez dai buonissimi mezzi tecnici. “Se Sabatini, dopo averlo bloccato non lo chiudesse in fretta, rischierebbe di essere sorpassato nei pressi dell’ultima curva dal Malaga. Già, il Malaga dello sceicco, il Malaga che ha in mente di preparare una missione in Argentina e di proporre un’offerta irrinunciabile al Velez. Lo stesso Malaga che aveva tentato di prendere Nesta e Pirlo, che ha capitali freschi ma ancora non un appeal tale da poter agganciare i campionissimi. Tuttavia mettere sul piatto tanti soldi per convincere il Velez, e quindi  Alvarez, rientra nella logica delle cose.

Sarebbe una beffa per Sabatini che aveva programmato un doppio colpo: Bojan più Alvarez (o Lamela). Ma ora devono aprirgli la cassaforte e chiarire le vicende societarie. Altrimenti diventerebbe un direttore sportivo con il freno a mano. E non sarebbe giusto.