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Editoriale: Re Sannino, solo fatti

Pubblicato il 28 marzo 2011 alle 09:07:32
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

La ribalta concessa ieri alla serie B è un bel passaggio per parlare degli allenatori. Attenzione, c’è un panorama da tenere in considerazione. I rampanti come Antonio Conte, ormai a un passo dalla seconda promozione consecutiva su due partecipazioni: da Bari a Siena, lo stesso sapore. I consolidati come Stefano Colantuono, pilota dell’Atalanta con il vento in poppa. I rivalutati come Attilio Tesser che a Novara – malgrado le recenti incompiute – ha trovato il trampolino per un riscatto personale. Gli emergenti come Gianluca Atzori, artefice dell’ottimo campionato della Reggina, in rampa di lancio considerato che ci ha messo gli occhi addosso Preziosi per il Genoa.

Ma il personaggio nuovo, atipico, coinvolgente è Giuseppe Sannino. Uno che riuscirebbe a dare motivazioni anche ai sassi. Uno che a Varese ha collezionato trionfi su trionfi: ha vinto due campionati consecutivi, ha preso la squadra in Seconda Divisione e l’ha fatta volare. Non contento, si è messo in testa di andare avanti con la quinta marcia inserita. E il Varese non smette di stupire: non perde in casa dal 7 settembre 2008 (avete letto bene), è a un punto dal terzo posto e con la vittoria sul Vicenza ha quasi blindato la partecipazione ai playoff. Insomma, una catena di prodezze.

Sannino è un napoletano trapiantato a Varese. E’ diretto, sincero: mai una parola fuori posto, soprattutto tante parole direttamente al cuore. Sannino vince prima fuori dal campo: stritola i giocatori nel senso buono del termine, li considera figli e non gliela manda a dire. Ha un ritorno automatico: per Sannino tutti quelli del Varese, dal titolare fisso al magazziniere, si butterebbero nel fuoco senza paura di bruciarsi. E quando nasce simile rapporto di enorme rispetto, gli schemi migliori vanno in onda ogni giorno. Un gruppo eccezionale.

Ma Sannino non si ferma qui. Gli hanno appena consegnato la panchina d’oro: l’ha portata a casa senza fermarsi ad ammirarla o a lustrarla. Non gli interessa. La sua filosofia è una sentenza: contano i fatti, non i trofei. E sa bene che centrare il terzo trionfo consecutivo significherebbe entrare nella galleria dei primati. Sannino è già presente, all’interno di quella galleria. Della serie: fatti non parole. E agli allenatori che piangono, che hanno la seconda o la terza chance e non la sfruttano, il consiglio è quello di prendere appunti. Beppe da Ottaviano: adrenalina, qualità e serietà.