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Editoriale: Napoli, serve silenzio

Pubblicato il 25 marzo 2011 alle 10:42:52
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

 

Sarebbe giusto, oltre che consigliabile, lasciare il Napoli tranquillo. Almeno fino al 22 maggio quando si chiuderà un campionato che è già appassionante. E che per la squadra di Mazzarri potrebbe avere un epilogo sorprendente. Cosa significa lasciare tranquillo il Napoli? Cerco di spiegarmi.

Capitolo Cavani. Il manager Claudio Anellucci preferisce esternare, piuttosto che lasciare sereno il suo assistito. E quali sono le dichiarazioni di Anellucci? Le seguenti: “Cavani a Napoli sta benissimo, ma nel calcio mai dire mai”. Quando un procuratore pronuncia la magica e indimenticabile frase “mai dire mai”, occhio agli sviluppi e alle evoluzioni. E’ normale che, dopo un campionato a questi livelli, El Matador sia ricercatissimo. E’ comprensibile che possano aver bussato le più grandi, dal Real Madrid al solito City, ma dovrebbe essere altrettanto automatico evitare qualsiasi commento. Se Anellucci dichiara “mai dire mai”, evidentemente si augura arrivi presto un adeguamento del contratto. Oppure qualcosa del genere. Se ne avesse parlato in separata sede, avrebbe fatto una cortesia al suo stesso assistito. Spesso è una catena: il manager dichiara, i tifosi e i giornalisti vanno in fibrillazione, chiedono un commento o un chiarimento. Ma il Napoli ha bisogno di simile caos nel momento più importante della stagione? La mia risposta è: no.

Il discorso vale per Lavezzi. Il manager Mazzoni ha bussato, sta bussando e continuerà a bussare. Evidentemente vorrebbe che De Laurentiis riaprisse la cassaforte. Mi sembra normale che in certi casi non basti un ritocco sull’ingaggio e che ce ne vogliano un paio a stagione. Sono abbastanza convinto che Mazzoni, presentandosi dal numero uno del club, abbia portato un bel dossier con tutte le richieste per il Pocho negli ultimi tre o quattro mesi. Che piaccia alle big non ci sono dubbi, che debba restare al Napoli anche. Almeno questa è l’interpretazione recente di De Laurentiis.

Consiglio di prendere esempio da Tullio Tinti, il manager di Andrea Pirlo. Sul regista del Milan in scadenza Tinti si è cucito la bocca, la serietà non è un optional. Eppure stiamo parlando di Pirlo. Un po’ di silenzio su Cavani e Lavezzi, nella speranza che non spuntino nuovi approfondimenti legati al mercato di Hamsik. Sarebbe utile spegnere qualsiasi voce, almeno per un paio di mesi. Il Napoli ne ha bisogno.