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Editoriale: Lamela e quei venti milioni

Pubblicato il 11 luglio 2011 alle 09:58:56
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

E’ costato troppo. Chi non gli vuole bene e pensa che sia un bidone, aggiunge che “è stata una rapina”. Stiamo parlando di Erik Lamela che ha lasciato il River Plate per sposarsi con la Roma. E’ arrivato nientemeno che Daniel Passarella in persona, con la necessità di fare cassa: aveva bisogno di soldi per pagare gli stipendi, per garantire un minimo di serenità al River Plate reduce da una retrocessione inaudita. E Lamela se l’è fatto pagare alla grande, con tanti saluti a chi immaginava che - dopo il tracollo contro il Belgrano - la valutazione sarebbe crollata addirittura sotto i dieci milioni.

E’ costato parecchio, cosa sarebbe accaduto se il River si fosse salvato? Dodici milioni di base, con pagamento biennale; un paio legati al rendimento; un paio agli immancabili mediatori; oltre tre e mezzo di tasse. Se facciamo quattro calcoli siamo più vicini ai 20 milioni che ai 19. Tanti, troppo, per chi non lo apprezza. Per chi sostiene papale papale che Lamela è un buon talento ma faticherà tatticamente in Europa. Ha numeri, ma spesso è egoista, non gioca per la squadra, esce dal gioco.

Infatti, con Lamela in squadra il River Plate è retrocesso, se fosse stato un campione non sarebbe accaduto. Non a caso nelle due partite decisive, i famosi spareggi, di Lamela non c’è stata quasi traccia. A conferma che non avrebbe la personalità necessaria per imporsi. Ecco, sono queste le considerazioni di chi ritiene che Lamela in Italia non potrà emergere. E sono parole troppo cattive, o prevenute, per poter essere accettate al cento per cento. Anche se un fondo di verità ci deve essere, non a caso molti club europei che avrebbero potuto iscriversi a un’eventuale asta hanno preferito lasciar perdere.

Ma non vanno sottovalutati gli estimatori di Erik. Quelli che non hanno dubbi: è perfetto per il modulo di Luis Enrique, i suoi mezzi tecnici sono enormi e un campionato importante come quello italiano gli consentirà il definitivo salto di qualità a livello tattico. Al fianco di Totti e con Bojan compagno nel tridente, avrà la possibilità per spiccare il volo. E per dimostrare che i venti milioni li vale tutti, anzi ne vale anche di più: scommettiamo?

Vediamo quale partito avrà ragione. Intanto, aspettando il passaporto comunitario, Erik salterà il ritiro e quasi sicuramente il preliminare di Europa League. Ma Roma e la Roma mangeranno presto Lamela, convinti che sarà un boccone dolcissimo.