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Editoriale: Juve, è un mega quiz

Pubblicato il 26 aprile 2011 alle 09:38:56
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

Un quiz. Un grande quiz. E le parole di stima di qualche esponente della vecchia guardia nei confronti di Delneri non dovrebbero modificare gli scenari, anche se non ci sono certezze assolute. Nel senso che la Juve avrebbe deciso di non ripartire da Gigi, malgrado il contratto. E non dovrebbero esserci prese di posizione in grado di cambiare l’attuale grafico. Il problema è un altro: per tutti gli attuali candidati c’è un “però” e un “ma” che rende la situazione più ingarbugliata di un quiz. Un mese fa avevo scritto: idee chiare e definitive. Siamo in ritardo. Cerchiamo di analizzare, allenatore per allenatore.

Mazzarri. La Juve lo prenderebbe in esame soltanto se fosse Walter a fare un passo, deciso e concreto, nei riguardi del Napoli. Di sicuro prima del 22 maggio quando l’uomo di San Vincenzo ha in mente un summit con De Laurentiis (per parlare di cosa? Non ha un contratto?). E nelle ultime ore la proprietà si è raffreddata su Mazzarri: ottimo tecnico, ma pessimo incassatore.

Mancini. Diversi giorni fa, come anticipato, c’è stato un contatto telefonico con Nedved, alla presenza di Paratici. Alla Juve piace e non poco,ma non ha attuato le strategie necessarie per liberarlo dal City. Mancini rinuncerebbe mal volentieri al mega contratto e vorrebbe soprattutto un mercato di lusso. Più il tempo passa, più si avvicina la finale di FA Cup, più (in caso di vittoria) sarebbe difficile liberarlo dal City.

Lippi. Ha parlato chiaro e tondo, si è proposto, un’auto candidatura abbastanza sfacciata. La proprietà la prenderebbe anche in considerazione, ma sarebbe una rivisitazione implicita del management, non il massimo per Marotta che godrebbe di un’autonomia limitata.

Villas Boas. Intriga molto, il contratto che lo lega al Porto - con relativa clausola onerosa - non sarebbe una montagna altissima. A maggior ragione se si dovessero imbastire trattative di mercato legate a un paio di pezzi da novanta del Porto (Rolando e Fernando in primis). Ma in questo momento è Villas Boas che non intende essere disturbato, ha l’Europa League in ballo.

Conte. Piace parecchio ai tifosi, ha carisma, non dispiace nella stanza dei bottoni, ma non è stato imbastito un discorso chiaro e completo. Resta nella lista, ma all’interno di un puzzle complicatissimo.

Se la vita è tutta un quiz, la panchina della Juve ancora di più.