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Alle 18,55 di ieri, carta canta, vi abbiamo dato un’anticipazione che dovrebbe (il condizionale è di rigore) trovare conferma nelle prossime ore. Gian Piero Gasperini nuovo allenatore dell’Inter, dopo un incontro (il terzo) stavolta decisivo. Alla presenza di Massimo Moratti, con Branca testimone, con Mihajlovic indirettamente spazzato via. Chi aveva dato per scontato Sinisa su quella panchina, rischia di prendere un granchio. Purtroppo. Il mercato non è fatto di certezze, quando non ci sono certezze. Mihajlovic è rimasto in corsa, ha cullato la speranza. Ma alla fine forse pagherà(soprattutto) i non idilliaci rapporti con Marco Branca, responsabile dell’area tecnica, fin dai tempi di Mancini allenatore. Ricordate la storia: Robi in panchina, Sinisa vice, Oriali direttore sportivo. Le frizioni Oriali-Branca, con Mancini (quindi Sinisa) schierato dalla parte di Oriali. E quindi non sulla stessa barca di Branca. Quelle cose, anche diversi anni dopo, possono fare la differenza. Mihajlovic spera in un ribaltone improvviso, chissà.
“Ma per favore…”, disse Massimo Moratti quando gli proposero Gasperini in pole position per la panchina. Storia di poche ore fa, non di secoli fa. Quel “ma per favore” non era certo una bocciatura, piuttosto la reazione di un presidente frastornato dal continuo via vai di cronisti sotto la Saras. Un microfono sotto il naso ogni dieci secondi, una domanda ogni cinque, tormenti. In quella situazione si era messo Moratti, incapace di gestire la vicenda Leonardo. Ha cercato quattro allenatori con filosofie diverse: Mihajlovic e Gasperini, dopo aver tentato di scalare le montagne Villas Boas e Capello. Quattro filosofie diverse, appunto. Chiara conferma di una confusione che definirla strisciante è un eufemismo.
Benvenuto a Gasperini, professionista scrupoloso, cultore del lavoro e innamorato del 3-4-3 ricco di adrenalina. Che faccia bene o meno all’Inter (aspettiamo sempre l’annuncio…) dipenderà da altri particolari, anche dall’assistenza che avrà in sede di mercato. E dalle prevenzioni che non dovrebbero esserci sul suo conto, in modo da consentirgli di sviluppare tutto il talento. Gian Piero ha sfiorato il Napoli prima che venisse ricomposta la diatriba con Mazzarri. Ma il terzo giorno di estate sta per riservargli una bellissima sorpresa.
Che sia GasperInter: prossimamente in onda su questi schermi, a meno di improvvisi pentimenti morattiani.