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Ci vorrebbe un minimo di buon senso e di trasparenza. Penso a Gigi Delneri: prima quasi gli dicono che è confermato. Subito dopo gli fanno capire che dipende da Walter Mazzarri. Della serie: se dovesse liberarsi dal Napoli, ne prenderemmo atto e lo porteremmo alla Juve. Poi Delneri vince una partita e forse due, la situazione quasi si ribalta e diventa un ipotetico candidato alla conferma. Mi chiedo: è possibile utilizzare le persone come numeri, non ci potrebbe essere un minimo di rispetto? Mi rendo conto di essere rompiscatole mentre gli altri fanno finta di nulla: accettano qualsiasi decisione societaria, qualsiasi strategia, senza battere ciglio. Ma ogni tanto bisognerebbe prendere una posizione.
Caro Gigi, ti conosco da sempre e ti apprezzo come uomo e come professionista. Ricordo un lontanissimo giorno a Venezia, ospiti in diretta della Rai, tu eri felicissimo per la promozione del Chievo, mi parlavi della famiglia e ti sorridevano gli occhi. Ti hanno sempre detto che non sei all’altezza di un grande club, un luogo comune. A Oporto non hai legato con i senatori e te ne andasti quasi subito, la Roma è stata una parentesi veloce, secondo me le etichette andrebbero prese con il beneficio d’inventario. Sì, confesso: alla Juve mi sarei aspettato di più. La tua mano con una certa continuità. Certo, potresti acciuffare il quarto posto, ma devi vincerle tutte e confidare che le altre si fermino: non è una proiezione semplice. Anche se è bene sperare fino in fondo.
Caro Gigi, il problema è un altro: ti sembra giusto accettare di essere un’ipotetica ultima ruota del carro? Ti sembra giusto che la tua conferma sia legata al sì o no di Mazzarri, anzi al sì o no del Napoli che deve decidere se liberare il ribelle Walter? Non ti è bastato vivere queste settimane sul filo dell’incertezza, del dentro o fuori ogni dieci minuti? Avrebbero dovuto giudicare a prescindere da qualsiasi tentazione: se per i tuoi dirigenti fossi da Juve indipendentemente dal contratto fino al 2012, sarebbe giusto ammetterlo senza giri di parole. Sarebbe stato corretto dirlo perché ormai ti hanno fatto salire sulle montagne russe. E ti tocca sopportare almeno per altri dieci giorni prima di conoscere il tuo destino.
Caro Gigi, avrai sbagliato e anche molto. Probabilmente avresti potuto pagare con il posto. Ma non meriti quest’atteggiamento, il rispetto è un optional. Se restassi, non saresti una prima scelta. Sappilo. E non credere eventualmente alle favole che ti racconteranno.