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Editoriale: Capello, tentazione per tutti

Pubblicato il 9 febbraio 2012 alle 17:56:47
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Siccome è uomo tutto d'un pezzo, non ha cercato di aggrapparsi alla panchina dell'Inghilterra a dispetto dei santi. Fabio Capello ha una teoria che nessuno può permettersi di discutere: l'allenatore, quindi anche il selezionatore, deve avere il controllo assoluto della situazione. Alla larga da qualsiasi interferenza. La vicenda Terry ennesima istantanea della filosofia capelliana: lor signori volevano togliergli la fascia come se la scelta appartenesse a chi frequenta la stanza dei bottoni. Hanno deciso così? Benissimo, anzi malissimo. Nel senso che - ecco don Fabio in avanscoperta - questa è un'occasione più unica che rara per mandarli a quel paese e per lasciargli la patata bollente in mano. Come? Dicono che non sarebbe giusto e carino farlo a quattro mesi dall'Europeo? Ma dai, non scherziamo. Dinanzi alla prepotenza e al salto dell'asticella delle reciproche competenze non esiste scadenza che tenga. Esiste soltanto un comandamento: comunicare le dimissioni senza indugiare un solo minuto.

Capello all'improvviso sul mercato è e sarà una tentazione per tutti. Dell'Anzhi che non può collezionare figurine senza avere un album all'altezza. E Fabio sarebbe il top in circolazione, un mega ingaggio da pagare con la consapevolezza di aver finalmente acciuffato il numero uno per cercare di aprire un ciclo e per giustificare milioni e milioni di investimenti sul mercato. Ma la domanda si impone: siamo sicuri che Capello lo farebbe per i soldi e in assenza di un minimo ritorno sull'appeal del club e sulla competitività del campionato in questione? No che non siamo sicuri, anzi.

Ecco perché Capello può diventare soprattutto una tentazione di Moratti. Si sono annusati tante - troppe - volte. Si sono sfiorati e prima o poi si prenderanno. L'Inter ha bisogno di una guida sicura, in nome del carisma e dell'autorevolezza. Ma attenzione anche a questo passaggio: appurato che Fabio non sceglie il club in base all'ingaggio, diventa fondamentale che gli preparino un mercato a cinque stelle. Dicono: nessuno come Fabio è in grado di farsi costruire le squadre senza sconti o paletti; chiede il massimo e spesso il massimo riesce a ottenere. Ne tenga conto anche Moratti se dovesse decidere di alzare il pressing e di trovare un rapido accordo.

Certo, ci potrebbero essere altre svolte a sorpresa, per esempio un ruolo da dirigente nella nuova Juve. Ma noi Capello lo immaginiamo lì: davanti alla panchina e con la mascella sempre serrata. Di sicuro - ora che è libero - una tentazione. Ma anche il modo migliore, forse, per accendere qualsiasi ambizione.