*/
Chi conosce bene Buffon ha trasmesso un messaggio molto privato. Questo: Gigi sta vivendo il momento di riflessione più lungo e complicato degli ultimi anni. E’ al bivio, forse qualcosa in più. La Juve, sempre la Juve, e stavolta sarebbe una decisione definitiva: praticamente ipotecare la fine della carriera con quella maglia. In alternativa, un’altra strada. Che può essere italiana (la Roma lo ha sondato), oppure no.
Gigi Buffon vive di sensazioni, di convinzioni e di profonda autostima. Per lui non esiste il grigio. Bianco o nero, abolita qualsiasi via di mezzo. I tifosi preferirebbero entrambi i colori: bianconero per sempre. Ma è una decisione sofferta per una serie di motivi che sarebbe giusto sintetizzare.
I soldi, quelli no, non sono un ostacolo. E’ vero che guadagna sei milioni e che la Juve gli proporrebbe una spalmatura con relativo sacrificio. Ma uno come Buffon di soldi ne ha guadagnati a palate. E se decidesse di restare, non sarebbe certo per i 500mila euro in più o in meno. No, i problemi sono altri. Buffon ha 33 anni ed è un ragazzo di una sensibilità enorme. Soffre e sente forte il richiamo della Juve. Si è sacrificato quando ha dovuto, ha detto no a proposte faraoniche quando è stato necessario. Ma adesso vuole essere aiutato a capire. E la società ha il dovere di scortarlo.
La Juve è al secondo campionato fallimentare su due. Se finisse in Europa League, cambierebbe pochissimo. Anche perché, come si è visto pochi mesi fa, l’appeal che quella manifestazione ha avuto nella squadra è stato vicino allo zero. Le motivazioni scendono. Dunque, in sintesi, si può nuovamente rinunciare all’Europa che conta, a patto che però le idee siano chiare. Buffon si interroga: questa che Juve è? Quali prospettive ha? Cosa sta facendo la società per cancellare le grosse delusioni e non ripetere gli stessi errori? Sono davvero al centro del progetto, oppure il rischio è che finisca in periferia?
Immagino che Buffon abbia tutto per tornare ad essere il numero uno al mondo. Ma in qualche incompiuta recente (Lecce-Milan-Brescia) c’è la sintesi del suo malessere. Di un quiz che deve sciogliere, ma che al momento non sa come sciogliere. Le prossime due-tre settimane lo aiuteranno: basterebbe un segnale illuminante.
Buffon: Juve o non Juve? Ma non può durare molto, arriverà il momento di metterci un punto. E di togliere qualsiasi interrogativo.