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Qualcuno si offenderà, ma non ci sono problemi. E’ la classifica dei procuratori. Sono giudizi, opinabili, ma sinceri. E non condizionati. C’è gente che mai ha dato una notizia…
BOZZO – Professionalità, stile e competenza sono marchi di fabbrica. La Juve ha riscattato Motta e non Aquilani, significa che l’avvocato calabrese ha lavorato bene. Scuderia eccellente: Cassano, Quagliarella e Gilardino fiori all’occhiello. Si è specializzato nella diatribe con i collegi arbitrali, caso Marchetti docet.
TINTI – E’ un po’ bugiardo, nel senso che non ammette l’evidenza dei fatti. Ma ci sta. Ha gestito bene la vicenda Pirlo, strappa ingaggi faraonici, nelle trattative è molto competitivo e convincente.
D’AMICO – Elegante, serio, professionale. Sa bene quando entrare in azione e quando colpire. La vicenda Criscito è significativa: ha capito che a Napoli non era aria, ha aspettato lo Zenit e ha regalato a Mimmo il contratto della vita.
DURANTE – La biblioteca del calcio sudamericano, a qualsiasi latitudine. Un computer sempre ricco: spingi un pulsante, viene fuori la schermata.
RAIOLA – Nessun tappeto rosso, come succede da qualche altra parte. Ma ha doti fuori dal comune: la furbizia, innanzitutto. E quando vuole una cosa, di solito la porta a casa. Il problema è che spesso esagera.
CALIENDO – E’ il decano, impossibile dimenticarlo. E quando si affeziona (vedi Trezeguet) cerca di risolvere le situazioni più difficili.
VIGORELLI – Agisce con discrezione, ha buoni rapporti con i club e una discreta catena di collaboratori. Insomma, le proiezioni sono giuste.
BRANCHINI – Eccellente professionista, anche se non sempre con la testa al cento per cento nelle cose del calcio. Evidentemente ha altro (e di meglio) da fare.
POCETTA – Ha saputo inserirsi in un ambiente difficile. Agisce in coppia con il guru Bronzetti, ma ha autonomia e personalità. Come ha dimostrato nell’affare Amauri con il Parma.
I LAVORATORI SILENZIOSI – Andrea Cattoli è un emergente. Ha in mano i talenti del Varese, De Luca in testa, e li coccola come se fossero fratelli minori. C’è chi spopola in Germania (Pasquale Gallo), in Francia (Fabrizio Ferrari) o in Uruguay (Vincenzo D’Ippolito). E chi (Paolo Palermo) ha gestito bene la vicenda Floro Flores durante i giorni difficili di Udine. Citazione per Francesco Caliandro, l’ombra di Miccoli. Per Galli-Accardi, tra Fabbrini e Kharja. Per Leonardo Giusti che lavora bene con i giovani. Per lo scrupoloso Silvio Pagliari. E per Claudio De Nicola, con il solito gruppetto di fedelissimi. Occhio ai draghi delle categorie minori, Mario Giuffredi e Gianni Prete in testa.